lunedì 1 aprile 2013

Gioventù al telefono, rischio calcolato

Da tempo si possono trovare notizie di molti paesi che adottano il principio della precauzione riguardo l'uso del telefono cellulare ed i suoi derivati, sopratutto nei giovani, perchè dalle ultime scoperte scientifiche è dimostrato che la permeabilità alle onde elettromagnetiche nel cranio è maggiore nei giovani che negli adulti. Lo sapevate cosa dicono nei ministeri italiani?
Ecco qua un copia incolla dal Ministero della Salute. Ho discusso con molte persone sul tema radiofrequenze e la cosa più bella che mi è stata detta è eccitante:  "Ma si', è possibile che facciano male ma come il caffè... anche il caffe è considerato  come possibile cancerogeno quindi non bisogna preoccuparsi troppo ... è possibile ma non probabile...
Penso io... c'è da preoccuparsi invece, perchè, come è vero che è possibilmente cancerogeno il caffè e come è vero  che ai bambini il caffè è meglio non darlo, per ovvie ragioni, esclusa la sua  possibile nocività, così vale per le onde elettromagnetiche, purtroppo l'ignoranza vale sulla ragione: ai bambini il caffè è giustamente negato, le radiofrequenze no. 
Chissa perchè?
 
 
Ministero della Salute
 
Cellulari, come utilizzarli responsabilmente

Ragazza al telefono cellulareI telefoni cellulari e in generale tutta la tecnologia mobile fanno ormai parte della nostra vita. L'Organizzazione mondiale della sanità stimava alla fine del 2011 essere attivi 6 miliardi di abbonamenti e mercato in crescita.
Negli ultimi vent'anni sono stati realizzati molti studi finalizzati a valutare se i telefoni mobili comportino potenziali rischi per la salute. Ad oggi, secondo l'OMS, non è stato tuttavia accertato alcun effetto sanitario avverso causato dall'uso dei telefoni cellulari.
Nel 2011 i campi elettromagnetici in radiofrequenza (come quelli prodotti dai telefoni mobili) sono stati classificati dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell'OMS come "possibilmente cancerogeni per l'uomo", il gradino più basso della scala di valutazione dell'Agenzia sui fattori di rischio dei tumori, adottata nel caso di evidenze scientifiche limitate e in cui il livello di correlazione non è "certo" e nemmeno "probabile".
La classificazione utilizzata per le radiofrequenze riflette la condizione in cui, pur in quadro di evidenze complessivamente sfavorevole ad ipotesi di effetti a lungo termine, non è ancora del tutto possibile escludere l'occorrenza di effetti negativi, in particolare per un uso molto intenso del telefono cellulare.
Studi finalizzati sono in corso per valutare nel modo più completo possibile eventuali effetti a lungo termine dell'uso dei telefoni cellulari e più in generale delle radiofrequenze.
Il Consiglio superiore di sanità, in un parere del 2011, riconoscendo che il quadro delle conoscenze merita di essere approfondito ma non giustifica allo stesso tempo particolare preoccupazione, ha espresso una serie di raccomandazioni, e suggerito semplici comportamenti volti alla riduzione dell'esposizione ai campi elettromagnetici prodotti dal telefono. Come affermato dal Consiglio, l'adozione di questi comportamenti riveste carattere del tutto prudenziale:
Bambina al telefono cellulare
educare i bambini a un uso non indiscriminato, limitato alle situazioni di necessità
Auricolari
utilizzare sistemi a "mani libere" (auricolari e sistemi viva-voce) che consentono di allontanare il telefono dalla testa e dal corpo
Ragazzo al telefono cellulare
limitare le telefonate non necessarie, ridurre numero e durata
Telefono cellulare
utilizzare messaggi di testo
In accordo con l'OMS, evitare l'uso del telefono cellulare durante la guida di veicoli ha invece un sicuro significato preventivo in termini di benefici per la salute pubblica, poiché la diminuita capacità di attenzione causata dall'utilizzo del telefono è in grado di aumentare sensibilmente il rischio di incidenti automobilistici, anche quando si utilizzino dispositivi a "mani libere".

Per approfondire consulta:
  • il sito tematico del Progetto CCM "Salute e campi elettromagnetici" sviluppato dall'Istituto Superiore di Sanità
  • il sito del Progetto internazionale "Campi elettromagnetici" dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (contiene molti documenti anche in lingua italiana).
 
 

Il parere del Consiglio Superiore di Sanità

Sul tema si è anche espresso il Consiglio Superiore di Sanità, organismo tecnico-scientifico del Ministro della Salute. Nel parere del 15 novembre 2011, il Consiglio ha rilevato che allo stato delle conoscenze scientifiche non è dimostrato alcun nesso di causalità tra esposizione a radiofrequenze e patologie tumorali, sottolineando tuttavia che l'ipotesi di un rapporto causale non può essere del tutto scartata in relazione ad un uso molto intenso del telefono cellulare.
Il Consiglio ha raccomandato di mantenere vivo l'interesse della ricerca e della sorveglianza sull'argomento, in attesa che le nuove conoscenze risolvano le attuali aree di incertezza, e ha suggerito di avviare nel frattempo una campagna d'informazione al pubblico sui metodi efficaci per ridurre al minimo l'esposizione a radiofrequenze durante l'uso del cellulare.
Data pubblicazione: 18 ottobre 2012 Ministero dell Sanità

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