giovedì 28 febbraio 2013

economia dei materiali: ovvero la storia delle cose

 
Introduzione  a cura di Gianfranco Bologna del libro "Piano B 4.0"  di Lester Brown  ed. Ambiente aprile 2010
 
 
Nel settembre 2009 si è tenuto a Davos, in Svizzera, l'importante World Resources Forum, promosso da Friederich Schmidt-Bleek, uno dei grandi pionieri  dello studio dei flussi di materia che interessano i metabolismi sociali rispetto a quelli naturali e oggi presidente del Factor 10 Institute. La dichiarazione finale del Forum, che ha visto la partecipazione di molti illustri studiosi dell'uso delle risorse è molto chiara: andare avanti con il modello della crescita continua di utilizzo delle risorse della Terra non è possibile, è quindi indispensabile assicurare la stabilità economica alle società umane in un mondo finito, modificando profondamente i nostri sistemi di produzione e consumo. E' perciò necessaria una nuova strategia globale per gestire l'utilizzo delle risorse naturali che procuri nel presente un accesso equo a tutti gli esseri umani e mantenga la loro disponibilità anche per le generazioni future.
 
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Papà, scusa se sono nata!

"Anche se non sono gigli sono sempre i tuoi figli", cantava De Andrè.
Perchè  mi riesce così difficile essere autorevole ed amorevole con Giada e Tommaso ed invece mi è così facile essere autoritario? Perchè? Perchè non è facile come nella serie televisiva  americana " I Robinson", dove tutto si può risolvere semplicemente con sana autorevolezza?              ( The Truman show?)
E' più facile disporre che eseguire.
Quale transfert devo aver subito da piccolo? Possibile che debba cercare il problema sempre al di fuori della mia personalità? La colpa  posso darla alla società sado-masochista imperniata sull'egocentrismo in cui vivo?
No. Devo riflettere su me stesso.  Se conosco cio' che è sbagliato, perchè è così difficile comportarmi in modo autorevole?  Dissonanza cognitiva,   ovvero predicare bene razzolare male, questo è il problema.
Voglio migliorare, non comperare affetto con un gelato o con  la play station o con un'automobile in regalo, poi quando i figli cresceranno dovrò forse chiedere loro l'amicizia su face-book perchè non ci si parlerà più. Non posso arrendermi, sarebbe come avere i paraocchi ed illudersi di fare bene ed essere nel giusto. Togliersi i paraocchi e guardarsi  allo specchio è più difficile che eleggere un papa nero o che un meteorite possa colpirti in testa, ma non impossibile, per amare ci vuole impegno non una laurea.
Forse ha ragione Tenzin Gyatso, educato secondo la dottrina buddista, mi suggerisce di elaborare la sofferenza e la compassione. Se insorge un pochino di febbre nei miei bambini, magari può essere scarlattina, è semplice la soluzione, vado con la mia moneta plastificata in una qualsiasi farmacia a qualunque ora del giorno o della notte ed acquisto un banale antibiotico, ma se fossi in un paese dove si muore per inedia una semplice scarlattina potrebbe cancellare la vita dei miei bambini dalla faccia della terra. Succede tutti i giorni ovunque nel mondo morire di inedia, dove non ci sono farmacie e carta di credito da sventolare con fare  arrogante. Tutti i giorni potrebbe essere sempre l'ultima volta che vedo Giada o Tommaso, un incidente in auto, una scarlattina, una leucemia e non meno improbabile un meteorite a ciel sereno. Non posso passare il tempo  tribolando e disponendo, non c'è amore per  quello che sono? Sono sempre i miei figli anche se non sono gigli.
Quello che capita  ad altre persone può capitare anche a me, ed allora perchè questo sadismo che distrugge?  Chi non si ricorda le parole del "papa buono":   " quando tornate a casa, fate una carezza ai vostri bambini..." allora l'autoritarismo c'è sempre stato?  Allora non sono l'unico?
E' più facile vedere gli errori nelle altre persone.  Autoritario = disciplinato , autorevole = educato.
Educare dal latino ex-ducere, tirare fuori quello che si ha dentro quindi non disciplinato in un freddo conformismo. ma l'amore dov'è?  E' questa la mia vita? Sono figlio solo di un amplesso?
Io so che sono figlio di un amplesso di mio padre, ma da parte di mia madre non so nulla, conosco solo la violenza psicofisica sulle donne fino ad arrivare ad una giusta separazione,  da un  carattere autoritario. Separazione forse tardiva di mia madre ma molto più educativa la divisione che lo sforzo di tenere unito un rapporto lesivo, si comprendono quali cose sono giuste  e quali cose sono inaccettabili. Donne e bambini in tutto il mondo non devono subire la prepotenza da parte di un vigliacco che se la prende con i più deboli, ne so qualcosa. Bisogna parlarne, magari con gli amici, con un insegnante, o con un prete, e bisogna  esprimere solidarietà a coloro  che possono aver bisogno del nostro aiuto.  Non voglio somigliare a mio padre e già questo mi avvantaggia ed è sempre meglio scambiarsi un sorriso prima di andare a dormire, dovrebbe essere per tutti i papà così,  per tutti gli uomini,  addormentarsi lietamente con il sorriso dei propri figli impresso sulla retina!
 
 
A proposito  di papà senza accento, li ricordate i Pitura Freska? oggi piovono meteoriti  per davvero ed hanno anche eletto un presidente nero negli Stati Uniti per davvero...  chi lo sa, non si può mai dire...

Carletto

lunedì 25 febbraio 2013

Storia di un mattone "caldo" cuore della mia casa


Il miglior sistema di riscaldamento è ad irraggiamento, proprio come quello del Sole, che tutti i giorni ci regala sotto forma di energia termica. Da pochi anni appassionato di bioedilizia, con un po' di fortuna  e grazie a Cinzia, mia cognata, ho scoperto  un sito russo, 
stove.ru  con delle meravigliose pagine web in cirillico con traduzione in inglese. Per me da buon dislessico cosa poco importante saper leggere il cirillico o l'inglese, ma sfogliando il sito ho visto moltissimi disegni progettuali di cui ne intuivo la bellezza e la semplicità. Li vedevo realizzati i modelli  di stufe disegnati, colpa forse delle ore passate a giocare con i mattoncini Lego. Disegni semplici per me da interpretare come le raffigurazioni contenute nel  libro dell'autosufficienza di J. Seymour, che in età adolescenziale mi regalò mia madre. Coltivare il sogno di una vita autosufficiente è  stato normale,  la chiamo sindrome di Seymour (chi ha sfogliato il libro può capire). Ma ahi me, come altri libri, ho sempre e solo guardato le figure, come facevo con Paperino, leggevo la scena non la storia contenuta nelle nuvolette. I libri e Paperino non sono mai riuscito a portarli a termine, perchè incomprensibili, finché, dopo i risultati degli screening delle elementari di Giada, che si fanno ora per non discriminare i dislessici (un tempo le valutazioni erano "è intelligente ma non si applica", invito tutti a vedere il bellissimo film indiano "Stelle sulla terra"), ho capito, guadagnando autostima, che le mie difficoltà e quelle di Giada nella lettura non sono legate a problemi di apprendimento ma ad un modo diverso di interpretare le cose. Giada è dislessica come molte altre persone, Agatha Christie, Isaac Neewton, Albert Einstein, Carlo Magno, Leonardo da Vinci, John Lennon, Picasso, Galileo, Napoleone, Artur Fonzarelli  e molti altri ancora.
 La foto della stufa che ho costruito non appena ho visto i disegni di Kuznetsov's Stove, ci riscalda con grande soddisfazione, se si pensa allo scorso febbraio 2012. La colonnina di mercurio a Mezzomerico nella val del Rià è scesa a meno 18 C°.                   

così definisco la mia sindrome di Seymour
 
Ma la soddisfazione più grande e che mi ha sorpreso è stato riprendere nuovamente il libro dell'autosufficienza di Seymour e provare a leggerlo fino in fondo. Con meraviglia dopo la stufa costruita e la Dislessia di Giada, ho visto un immagine nelle ultime pagine che non avevo mai notato, ho letto una pagina che non avevo mai letto . Non potevo crederci, coincidenze?
Chiunque volesse intraprendere l'idea di "riscaldarsi con un mattone" sarò a completa disposizione  per consigli pratici,  fermo restando che il massimo comfort termico lo si può ottenere con la posa di un ottimo isolante a "cappotto" alle pareti esterne degli edifici.  Il "cappotto" esterno alla mia casa l'ho realizzato in sughero ed è una cosa semplice alla portata di tutti, stufa compresa.




Per chi volesse sapere tutto sulla dislessia chiedete a Selina, è un libro aperto sull'argomento, forse perché ha quel grande dono di spirito materno che solo le mamme esprimono naturalmente.
Non cerco visibilità, cerco condivisione.

Carletto