giovedì 29 agosto 2013

Tingere con le erbe


TINGERE con le erbe

Laboratorio di tintura con le erbe della flora mediterranea e su varianti tintorie in altre culture

domenica 8 settembre 2013
Morrona di Terricciola (Pi)
Maestro tintore: Emilio Ortu Lieto*

Conosceremo le erbe tintorie della flora mediterranea.
Si potrà imparare a tingere con alcune delle piante tradizionalmente utilizzate per la tintura della lana, della seta e del lino.seta tintura

Si realizzerà, da portare a casa, una piccola cartella con schede dei campioni di filati tinti con le erbe utilizzate durante il laboratorio.
Utilizzeremo timbri e sistemi di tintura antica, tecnica rinascimentale indiana di tintura e stampa insieme e si parlerà di varianti e curiosità transculturali in Asia e Africa.

tintura07.jpg

Programma
- Conoscenza e socializzazione del gruppo e presentazione del laboratorio
- Riconoscimento e raccolta delle piante tintorie
- Introduzione teorica alla tintura con le erbe
- Preparazione delle piante ed erbe per il decotto
- Tintura
- Pranzo vegetariano
- Tintura e compilazione schede riassuntive
- Varianti e tecniche indiane, asiatiche ed africane

tintura decotto Emilio Ortu Lieto

Laureato in Psicologia di comunità ed in Scenografia e Costume all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Oltre ad un lavoro ventennale di scenografo e costumista teatrale, con registi, costumisti, coreografi, scenografi di fama nazionale ed internazionale, ha offerto il suo contributo come coordinatore di laboratori di tinture e di elaborazione e sperimentatore nel costume teatrale in sartorie private e teatri lirici e di produzione cinematografich.

Ha insegnato in varie scuole di teatro, in corsi di formazione professionale, fra cui quelli dell'ASC (associazione scenografi e costumisti italiani), all'Università, etc. Ha ideato e allestito varie mostre di costume teatrale e cinematografico, per le quali ha vinto alcuni premi.

Ha studiato tinture naturali e tecniche di stampa in Gujarat, India, Marocco e Sardegna.

Informazioni ed iscrizioni e per curiosità

Gianna 349 4248355

info@1virgola618.it

sabato 10 agosto 2013

Pesce persico africano ai pomodorini

Che meraviglia al supermercato, trovare sempre una moltitudine profumata e fresca varietà di pescato, grazie alla incredibile velocità dei trasporti globalizzati posso acquistare ad un "giusto prezzo" un paio di filetti di pesce persico originario dal centr'africa e preparare , magari in Quaresima, un meraviglioso piatto vivace e colorato per tutti bambini...
 ricetta: 
- filetti pesce persico africano
- pomodorini datterini o cigliegino
- qualche cappero
- aglio, olio extravergine di oliva, sale, pepe
- farina per l'impanatura, prezzemolo
infarinate i filetti  e adagiateli in un tegame con l'olio, dove avete fatto appassire l'aglio, regolate di sale e pepe, aggiungete i  pomodorini, qualche cappero e dopo una decina di minuti, secondo lo spessore del filetto, quando ben dorati, servite  con una spolverata di prezzemolo fresco.
Da leccarsi i baffi...però..
Però...c'e sempre un però, soprattutto per la digestione, non per le calorie perchè dal punto di vista nutrizionale è ok, è la storia del filetto che non viene raccontata al bancone ghiacciato del supermercato, tanto meno nel prezzo alla cassa, sullo scontrino non si vede, la si vede solo attraverso gli occhi di Hubert Sauper con il suo documentario L'incubo di Darwin.
Articoli su questo film ne hanno scritti molti, non ricordo come sono arrivato a vedere il documentario, di certo non per via di qualche articolo sperduto nel Web. Adesso però quando vado al supermercato e vedo il cartellino pesce persico origine Africa, non posso fare a meno di ricordare i fotogrammi di alcuni bambini che si avvinghiano come cani randagi, ringhiandosi e mordendosi  a vicenda per accaparrarsi un pugno di riso. Il pesce è stato introdotto nel Lago Vittoria ed ha devastato l'ecosistema esistente, il pesce viene pescato in condizioni incredibili, eviscerato, sfilettato e imballato per i consumatori europei, le carcasse rimanenti, gli scarti, che da noi neanche per insaporire una zuppa li cucineremmo, rimangono alla popolazione locale piagata dall'HIV, la prostituzione per le donne, sono donne tutte dai 10 anni in poi, è d'obbligo, ciliegina sulla torta: gli aerei cargo che arrivano per procurarci il pregiato filetto atterrano in Africa, chissà come, carichi di ferraglia varia, tubi sottili ben imballati e lubrificati con manico di legno, dove all'interno scorrono palline di piombo, che colorano di grigio, perchè anche  agli Hutu e Tuzi piace tanto  giocare al SoftAir (gioco di guerra dinamico), come da noi!!, spararsi per divertimento, solo che non è tanto ludico in Africa.
Non guardatelo questo documentario, soprattutto se siete credenti, in alcune immagini dove viene predicata la venuta del Messia Salvatore, per la popolazione locale, che moltiplicherà pani e pesci per tutti, mi si sono arricciate le budella. Si potrebbe perdere la speranza.
Sinceramente a chi gioca al SoftAir, tutta la mia compassione, spero che riescano magari a coronare il loro sogno di poter giocare dinamicamente per davvero sulle rive del Lago Vittoria con le palline di piombo colorate di giallo verde rosso e di blu. Non di grigio, le palline di piombo grigio non sporcano, non sporcano.
Non mangio più pesce persico africano.
...strano ma vero: sono alcuni giorni che ho nella testa di scrivere questo post e la Rai che cosa propone domenica 18 agosto su Rai5 in prima serata? 

venerdì 2 agosto 2013

Il mercato del lavoro e i suoi conflitti

Venerdi' 2 Agosto, sono le 3.05 di mattina,
mi ritrovo qui davanti al computer a scrivere una mail che non so ancora a chi spedirò e se mai la spedirò, ma con la necessità di scrivere i miei pensieri e le mie emozioni.La mia vita sta cambiando, perchè dopo 23 anni passati nella routine di alzarsi al mattino, prepararsi ed andare al lavoro, aspettare il week end per rilassarsi, tra poco tempo tutto questo svanirà. Si tratta di alienazione da lavoro dipendente o di liberazione da ciò?
A volte ho pensato: "come sarebbe stato bello alzarsi al mattino, avere la tranquillità di non dover fare tutto di corsa, non sgridare i bambini perchè, per quel loro senso di lentezza naturale che hanno nel fare ciò che non gli piace, si è in ritardo". Tutto questo tra poco sarà possibile.
Eppure qualcosa mi mancherà, lo sento. Qualcosa manca per far quadrare il cerchio. 
Nella mia vita nessuno mi ha mai regalato ciò che ho conquistato, il tutto è sempre stato frutto di fatica, determinazione, vittoria sui momenti di sconforto e a volte anche un pizzico di pazzia. Ho sempre affrontato le sfide cercando di metterci il 100% di me stessa in tutto cio’ che facevo, da quelle piu’ semplici a quelle piu’ impegnative, ma questo non è bastato in una logica di mercato dove l’unico obbiettivo è il profitto.
“E adesso cosa farò?” Mi ritrovo a chiedermi alle 3.00 del mattino. Forse sarà un’altra grande sfida da affrontare e sicuramente quando il sole illuminerà di nuovo il cielo e le stelle andranno a dormire una risposta nascerà……cosi’ come è sempre stato e come sempre sarà.
Buona fortuna a tutti quelli che ho incontrato sul mio cammino.

Selina