domenica 26 maggio 2013

Non solo pane.

Radici nel Fiume e Anffas Ticino vi invitano Domenica 2 giugno 2013,
nella Comunità di Maddalena a Somma Lombardo per la nona edizione di 
Non solo pane giornata  sull'autoproduzione alimentare dedicata all’antico gesto di mettere le mani in pasta.
Come sempre avremo un gruppo di amiche e amici che insegnerà a grandi e piccini  a preparare il pane ( con due maestri come CARMELA di Oranami e DAVIDE) e cuocerlo nei forni a legna o ventilati, a preparare diversi formati di pasta fresca fatta a mano (che poi vi porterete a casa o vi mangerete appena cucinati), a sperimentare le ricette per fare piadine, gnocco fritto e tigelle (che potrete gustare appena li avrete cotti con i salumi che vi offriremo),  crêpes, biscotti e altro ancora. In mattinata ELENA a grande richiesta proporrà Alla ricerca di erbe mangerecce escursione guidata nel Parco del Ticino per conoscere e raccogliere erbe commestibili che potranno essere poi mangiate o usate come ripieno per la preparazione di ravioli o gnocchi.

Grande novità:  Oro nel boccale degustazione guidata di birra artigianale cruda di produzioni locali.
Alle 13 il tradizionale gustoso pranzo equo e solidale per tutti gli iscritti alla giornata.Nel pomeriggio il gran Maestro MASSIMO proporrà un laboratorio creativo per i bambini con l’uso di cereali
Sempre nel pomeriggio, la Mitica CARMELA, ci insegnerà come  prodursi a casa il formaggio primosale. Per gli intenditori sarà anche possibile acquistare le sue produzioni di formaggi biologici  di CAPRA, MUCCA E PECORA.
Inoltre Laboratorio per la Conservazione dei prodotti alimentari autoprodotti. 
Potrete acquistare inoltre pasta e farine biologiche, vini e olio biologici, marmellate, miele e salse bio prodotti dal laboratorio della nostra cooperativa, caffè, zucchero e cioccolato del commercio equo e solidale ed una selezione di prodotti “Buono e Giusto”.
Durante la giornata potrete inoltre degustare la birra cruda artigianale dell’Orso Verde e i gelati di Naturale,  preparati con materie prime naturali e presidi Slow Food

Tutto il giorno aperto il servizio di noleggio biciclette per  bambini e adulti, con possibilità di seggiolini per i piccini. (è consigliata la prenotazione coop@radicinelfiume.it ) 
   
Programma 
- Apertura dei laboratori dalle 10.30
- ore 10.45 “Alla ricerca di erbe mangerecce” escursione guidata nel Parco per conoscere e raccogliere erbe commestibili
- ore 11.45 " Oro nel boccale" (per la partecipazione verrà chiesto un contributo spese; è consigliata la prenotazione).
- Alle 13 il solito gustoso pranzo equo e solidale 
- Riapertura dei laboratori: dalle ore 14.30 alle 16.30
- Dalle 15.30 per i bambini a grande richiesta Mega laboratorio di costruzione di BARCHETTE da materiale di riciclo e relativo varo collettivo nel ruscello con gara di ... velocità.
- ore 16.00 - laboratorio di produzione di primosale

Costi di partecipazione.
Per chi viene dal mattino:
Adulti € 12: partecipazione a 2 laboratori a scelta,  il pranzo (piatto unico di delizie e frutta) con servizio ai tavoli (compresa l'acqua "del sindaco"). Sono esclusi dalla quota: vini biologici, birra naturale, dolci.
Bambini € 8: partecipazione a 1 laboratorio a scelta, partecipazione al laboratorio di animazione nel pomeriggio, piatto di pasta e dolce.
- Costo di partecipazione per i singoli laboratori: € 3.

Nella Comunità ci sono anche spazi per fare pic-nic e  prati dove rilassarsi o giocare;  è possibile passeggiare lungo i sentieri del Parco del Ticino che partono dalla Comunità o pedalare sulla pista ciclabile lungo il canale Villoresi. La Comunità ANFFAS Ticino di Maddalena è in località Molino di Mezzo a Maddalena, frazione di Somma Lombardo, le indicazioni per raggiungerla (... anche in bicicletta) sono sul sito www.radicinelfiume.it  (dove siamo). Con il navigatore imposta le coordinate: 45° 39' 14.18" N - 8° 41' 02.70" E

Per le prenotazioni al pranzo invia una e-mail a coop@radicinelfiume.it  o telefona 0331/250184.Vi aspettimo e ... passate parola!!        
La Banda di Radici nel Fiume e dell’ANFFAS Ticino onlus                  
 Anche quest'anno, con la dichiarazione dei redditi, puoi destinare il tuo 5 X Mille alla Comunità di Maddalena dell’ANFFAS Ticino onlusscrivi il nostro Codice Fiscale 91035180123
 
 

giovedì 23 maggio 2013

Sognare... dire... fare... costruire!! cap 4


< Magnaghi ma adesso che hai finito di costruire casa cosa fai?> mi chiese il rivenditore edile qui vicino dove spesso mi sono recato con il mio furgone (la Panda) ad acquistare materiale nei tre anni e mezzo di cantiere: < semplice>  rispondo io < la ristrutturo!!>
Mi sono talmente divertito e ho imparato talmente tante cose che non potevo che dilettarmi nella ristrutturazione dopo solo due anni dalla chiusura del cantiere. (Posso vantare orgoglioso di essermi costruito casa dalla A alla Z e senza gru.) La scorsa estate in vacanza ad agosto ho solo aumentato il grado di coibentazione del garage che all'inizio dei lavori non avevo considerato di eseguire.
Sondaggio: secondo voi tra 10 anni quanto costerà riscaldare una casa?
Io nel dubbio, se aumenteranno i prezzi del riscaldamento, ho fatto quattro conti insieme al mio valido "collaboratore" e  abbiamo deciso di proteggere anche il garage. Difficilissimo tenere Tommaso lontano da cazzuola e secchio, gli  ho fatto vedere come si esegue un cappotto in sughero, incollando i pannelli della preziosa corteccia, rasandoli con rete porta intonaco e stendendo la finitura colorata di un giallo tiepido. Chissà, come per il taglio dei capelli, potrà un domani diventare un posatore di cappotti in sughero?
 Onirico: -ditta Magnaghi & Magnaghi, junior e senior, lavori edili e  posa cappotti isolanti , la contabilità la lasciamo alla sorella Giada- devo già pensare alla pubblicità sul blog?...
 Chi è in grado di cucinare una lasagna o di stirare i panni è in grado anche di posare un cappotto termico sulle pareti perimetrali di una casa. Per me, tutti gli uomini e le  donne possono eseguire qualsiasi lavoro in un cantiere edile, dipende tutto se si è disposti a fare fatica fisica e soprattutto mentale. (Tutti gli uomini, devo saper stirare anche le camicie delle mogli, ben inteso).
Ci vuole impegno ma non è impossibile. Io suggerisco vivamente d' investire non in  gomme da neve ma sulla coibentazione degli edifici, sempre di far girare l'economia si parla e per chi non se la sente di intraprendere un lavoro simile ci sono sempre imprese edili specifiche nel settore della posa di un cappotto. Chi investe oggi sul risparmio energetico guadagna sicuramente il doppio domani,  oltre ad avere subito un comfort termico mai visto  ne sentito prima. Anche con Patto dei Sindaci 202020 promosso dalla Comunità Europea assieme al consorzio CEV e il Miur (Ministero istruzione università e ricerca) si propone alle scuole dalle elementari alle università di presentare un progetto su carta per riqualificare una zona residenziale o  industriale della propria città al fine di sensibilizzare la popolazione sulll'importanza della riqualificazione energetica italiana, Più precisamente  con  "Progetta l'Energia". Il concorso, a livello nazionale, si rivolge a tutti gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado con l'obiettivo di sviluppare nelle nuove generazioni non solo l'uso consapevole delle risorse energetiche ma, più in generale, una nuova cultura dell'energia in grado di consolidare oggi "i modelli sostenibili" degli adulti di domani. Tra i migliori progetti presentati dalle scuole vengono assegnati premi in soldoni. L'ho anche proposto nel Consiglio di Istituto dove sono consigliere ma è difficile ottenere considerazione, purtroppo, molte persone preferiscono i divertimenti ai sacrifici. I climalteranti sono un problema serio che tutti noi abbiamo il dovere di conoscere e affrontare, ( è attualità odierna l'intensificarsi del numero medio annuo dei tornado negli Usa) e nel contempo cercando di contenere le emissioni di gas serra per l'anno 2020 dite che ripartirebbe l'economia? Il risparmio energetico crea lavoro? Crea risparmio nel breve termine? Aumenterebbe l'indotto? Migliora la qualità della vita? Dipende tutto se si è disposti a fare fatica fisica e sopratutto mentale. Politici compresi! La vita è fatta di scelte individuali e sommate ad altre scelte individuali, possono cambiare il mondo, questione di intelligenza.

mercoledì 22 maggio 2013

# Psicoanalisi

Tratto dal libro di Erich Fromm < Da avere a essere> a cura di Rainer Funk. Oscar Mondadori   Pag 110-111 e 135
Tutti gli scritti esclusi da  <Avere o essere?>
... 
L'individuo non incontrerebbe tante difficoltà a capire se stesso, spazzando via tra l'altro ogni illusione, se non fosse constantemente manipolato e derubato della facoltà di formulare un pensiero critico. Egli è invece fuorviato, ossia indotto a pensieri e sentimenti che non penserebbe né sentirebbe, se non fosse sottoposto a suggestioni continue e a raffinati metodi di manipolazione. A meno che non sia capace di cogliere il vero significato dietro i discorsi ambigui e la verità dietro le illusioni, non sa nemmeno percepire se stesso nella sua identità: viceversa, riesce a percepire semmai la proiezione di sé, vale a dire come dovrebbe essere.
 Che cosa so di me fino a quando non so che l'immagine, che ho di me stesso, è in massima parte un prodotto artificioso e che la maggioranza delle persone - me incluso- mente non sapendo di mentire? Che cosa sono sintantoche non so che la  <difesa> significa guerra, il <dovere> sottomissione, la <virtù> ubbidienza e il <peccato>  insubordinazione? Che l'idea che i figli amino i genitori istintivamente è un mito? Che la celebrità si fonda solo raramente su qualità umane pregevoli e che spesso non dipende nemmeno dai risultati effettivi? Che la storiografia è distorta, perchè viene scritta dai vincitori? Che la modestia ostentata non è necessariamente la prova dell'assenza della vanità? Che l'amore è il contrario della passione violenta e della bramosia? Che ciascuno cerca di razionalizzare le cattive intenzioni e le azioni malvagie in modo da farle apparire nobili e benevole? Che la sete di potere significa calpestare la verità, la giustizia e l'amore?  Che l'odierna società industriale è regolata dai principi del tornaconto egoistico, dell'avere e del consumo, e non è guidata dall'amore e dal rispetto per la vita come, invece, predica? Se non sono capace di analizzare gli aspetti oscuri della società in cui vivo, non posso neanche sapere chi sono, perchè non so in che senso io non sono io.
    ....
Prometeo  portò agli uomini il fuoco per affrancarli dall'arbitrio della natura. Nella nostra epoca l'uomo si è reso schiavo de quel fuoco che doveva liberarlo. L'uomo del nostro tempo porta la maschera del gigante, mentre è debole, inetto e dipendente dalle macchine che <egli> ha costruito. Contemporaneamente dipende dai capi che garantiscono l'ineccepibile funzionamento della società e insieme è succubo di un ingranaggio perfettamente funzionante. Ha paura della morte perchè con la morte perde tutti i requisiti e diviene solo <un uomo senza né rango né nome>, angustiato dall'interrogativo: <Chi sono?>.
L'uomo moderno ha molte cose e usa numerosi oggetti ma egli è molto poco.  I suoi sentimenti e pensieri si sono atrofizzati come muscoli che non siano tenuti in allenamento. Teme qualunque mutamento sociale perché ogni disturbo dell'equilibrio esistente rappresenta per lui il caos o la morte - forse non in senso fisico, ma in quanto fine della sua identità.

domenica 19 maggio 2013

La decrescita, Epicuro e un metalmeccanico in rete .

Caro amico ti ringrazio, tu credi nella crescita illimitata ma ti sbagli.
 Scusami  se ti  sembra incomprensibile questa mia lettera,  non  è scritta per offenderti , mi rifaccio alla lettera che Epicuro scrisse al suo amico Meneceo, provo a formattarla ai giorni nostri. Mi sento un po' come il protagonista del bellissimo racconto di Herman Hesse Narciso e Boccadoro, lo conosci? La vita è fatta di esperienze ed ogni essere vivente sulla terra ha dei vissuti unici ed irripetibili , è per questo che siamo diversi e le differenze vanno rispettate. Tutti aspiriamo ad una vita felice. Vita felice: ma come? E' questo il nostro conflitto di interessi.  Oggi credo che le difficoltà che incontriamo a livello sociale ed economico, politico, (welfare?), siano dovute al fatto che non ci si accontenta, ci autoinganniamo credendo  che la crescita economica è l'unica strada percorribile per risolvere tutti i mali. Si può e si deve rallentare con la testa, altrimenti ecco l'inganno che ci siamo costruiti seguendo i disegni astuti delle pubblicità , che ci trascinano in una depressione costante aumentando la disistima della nostra persona e la competizione contro altre persone frustrate come noi. Siamo in un'economia basata sul consumo e nessuno ha il coraggio di ammettere che si è disposti a tutto, anche a  fare terra bruciata intorno a noi, in nome del profitto. Clima alteranti, inquinamento, guerre, degrado sociale, ingiustizie, discriminazioni, deforestazione, desertificazione, migrazioni di massa, debito pubblico, mafie, lotta di classe sono il risultato dell'equazione con in  comune il denominatore profitto? E' un po' come lamentarsi dei politici che sono al governo che nessuno ha votato, che nessuno vuole ma che tutti  sostengono "bevendo" dalla TV il coktail di baggianate , fagocitando rotocalchi di basso rango. Nessuno vuole ammetterlo. Molte persone non si rendono conto che ambiscono solo ad ottenere sempre di più, confrontandosi con chi possiede di più, mettendo i paraocchi nel non vedere che ci sono  molte persone che stanno peggio. Se  si orientasse lo sguardo in direzione delle  persone che vivono in condizioni ambientali, salutari, culturali sociali ed  economiche diverse e peggiori delle nostre, elaborando la sofferenza di chi vive con meno di due dollari al giorno,  ne sono sicuro, si vivrebbe meglio tutti. Un ex-collega in officina da pochi giorni ha terminato il suo secondo contratto a tempo determinato ed un altro collega, rientrato dalle ferie imposte, mi ha domandato se avevo notizie di come stava il trentaduenne che ci ha da poco salutati. Abbassando la testa e con tono mesto ho risposto "-tu come ti sentiresti? Potrebbe capitare anche a noi, tu come reagiresti? Oggi io e te siamo in una condizione sempre migliore del nostro ex-collega, non credi?-"
 Credere che si vivrà per sempre, o che con una tinta ai capelli si rimarrà giovani per sempre, che con il Viagra si rimarrà ventenni per sempre... è un inganno, la delusione nello scoprire la realtà travolge nell'abisso dello sconforto, ed allora ecco i portentosi rimedi messi a punto che fanno girare l'economia ed i Pil cresce! Bisogna accettare la realtà ed imparare ad accontentarsi. Non mi è mancato mai nulla di materiale nella  vita, non voglio sembrarti ipocrita, ma tutto è impermanente, quello che succede ad altre persone  può capitare anche a me,ed è verissimo!  Se basassi la mia felicità sul  potere di acquisto, nel momento in cui non disponessi di denaro, che cosa dovrei fare? Solo attraverso 400 cavalli contenuti in un potente Suv, mi sentirò forte,  al sicuro e potente, virile? Se finisse il carburante il potente e prezioso "camion" sarebbe immobile parcheggiato al fianco di una comune e banale Panda, (tra l'altro eccellente veicolo in mio possesso). La storia però non si fa con i se ma con i non ostante. Nessuno vuole rinunciare a niente e si vuole sempre di più tutto e subito, perchè il mercato della crescita lo impone, il profitto lo impone. Si è felici solo se si acquista? Da tempo, parlando anche con amici imprenditori, forse in modo provocatorio, propongo loro di fare insieme un investimento: rilanciamo la produzione delle (obsolete) pellicole per macchine fotografiche, oggi che siamo nell'era digitale anche tu caro amico mi  fermeresti nell'investimento. Tutto è impermanente,  anche l'impero romano è crollato  e poi sono arrivati i vandali e i barbari. Con la decrecita si cerca appunto di contrastare anche, a mio avviso, il ritorno alle barbarie. Bisogna ragionare sulle capacità di adattamento ed affrontare le realtà delle cose. Ecco come per magia che se mi accontento, non tramite l'austerità ben inteso, tramite coscienza, mi sento meglio, più leggero magari anche più ingenuo, ma più sereno e sopperisco alle asperità che  la vita riserva. 
Capisco che  la non crescita economica ti vada  un po' stretta, lo rispetto, ma con la decrescita, che è anche autoprodurre yogurt,  è la qualità della vita che migliora, ed è quello che mi attira. 
Ti saluto.
Carlo Magnaghi


Lettera di Epicuro sulla felicità 
Meneceo,
122 Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A
qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell'animo nostro.
Chi sostiene che non è ancora giunto il momento di dedicarsi alla conoscenza di essa, o
che ormai è troppo tardi, è come se andasse dicendo che non è ancora il momento di
essere felice, o che ormai è passata l'età. Ecco che da giovani come da vecchi è giusto che
noi ci dedichiamo a conoscere la felicità. Per sentirci sempre giovani quando saremo
avanti con gli anni in virtù del grato ricordo della felicità avuta in passato, e da giovani,
irrobustiti in essa, per prepararci a non temere l'avvenire.
Cerchiamo di conoscere allora le cose che fanno la felicità, perché quando
essa c'è tutto abbiamo, altrimenti tutto facciamo per possederla.
123 Pratica e medita le cose che ti ho sempre raccomandato: sono fondamentali per una vita
felice.
Prima di tutto considera l'essenza del divino materia eterna e felice, come rettamente
suggerisce la nozione di divinità che ci è innata. Non attribuire alla divinità niente che sia
diverso dal sempre vivente o contrario a tutto ciò che è felice, vedi sempre in essa lo stato
eterno congiunto alla felicità.
Gli dei esistono, è evidente a tutti, ma non sono come crede la gente comune, la quale è
portata a tradire sempre la nozione innata che ne ha.
Perciò non è irreligioso chi rifiuta la religione popolare, ma colui che i giudizi del popolo
attribuisce alla divinità.
124 Tali giudizi, che non ascoltano le nozioni ancestrali, innate, sono opinioni false. A seconda
di come si pensa che gli dei siano, possono venire da loro le più grandi sofferenze come i
beni più splendidi. Ma noi sappiamo che essi sono perfettamente felici, riconoscono i loro
simili, e chi non è tale lo considerano estraneo.
Poi abituati a pensare che la morte non costituisce nulla per noi, dal momento che il godere
e il soffrire sono entrambi nel sentire, e la morte altro non è che la sua assenza. L'esatta
coscienza che la morte non significa nulla per noi rende godibile la mortalità della vita,
senza l'inganno del tempo infinito che è indotto dal desiderio dell'immortalità.
125 Non esiste nulla di terribile nella vita per chi davvero sappia che nulla c'è da temere nel
non vivere più. Perciò è sciocco chi sostiene di aver paura della morte, non tanto perché il
suo arrivo lo farà soffrire, ma in quanto l'affligge la sua continua attesa. Ciò che una volta
presente non ci turba, stoltamente atteso ci fa impazzire.
La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la
morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti. Per
i vivi non c'è, i morti non sono più. Invece la gente ora fugge la morte come il peggior
male, ora la invoca come requie ai mali che vive.
126 Il vero saggio, come non gli dispiace vivere, così non teme di non vivere più. La vita per
lui non è un male, né è un male il non vivere. Ma come dei cibi sceglie i migliori, non la
quantità, così non il tempo più lungo si gode, ma il più dolce.
Chi ammonisce poi il giovane a vivere bene e il vecchio a ben morire è stolto non solo per
la dolcezza che c'è sempre nella vita, anche da vecchi, ma perché una sola è la meditazione
di una vita bella e di una bella morte.
Ancora peggio chi va dicendo: bello non essere mal nato,
ma, nato, al più presto varcare la soglia della morte.
127 Se è così convinto perché non se ne va da questo mondo? Nessuno glielo vieta se è
veramente il suo desiderio. Invece se lo dice così per dire fa meglio a cambiare argomento.
Ricordiamoci poi che il futuro non è del tutto nostro, ma neanche del tutto non nostro.
Solo così possiamo non aspettarci che assolutamente s'avveri, né allo stesso modo
disperare del contrario.
Così pure teniamo presente che per quanto riguarda i desideri, solo alcuni sono naturali,
altri sono inutili, e fra i naturali solo alcuni quelli proprio necessari, altri naturali soltanto.
Ma fra i necessari certi sono fondamentali per la felicità, altri per il benessere fisico, altri
per la stessa vita.
128 Una ferma conoscenza dei desideri fa ricondurre ogni scelta o rifiuto al benessere del
corpo e alla perfetta serenità dell'animo, perché questo è il compito della vita felice, a
questo noi indirizziamo ogni nostra azione, al fine di allontanarci dalla sofferenza e
dall'ansia.
Una volta raggiunto questo stato ogni bufera interna cessa, perché il nostro organismo
vitale non è più bisognoso di alcuna cosa, altro non deve cercare per il bene dell'animo e
del corpo. Infatti proviamo bisogno del piacere quando soffriamo per la mancanza di esso.
Quando invece non soffriamo non ne abbiamo bisogno.
129 Per questo noi riteniamo il piacere principio e fine della vita felice, perché lo abbiamo
riconosciuto bene primo e a noi congenito. Ad esso ci ispiriamo per ogni atto di scelta o di
rifiuto, e scegliamo ogni bene in base al sentimento del piacere e del dolore.
E' bene primario e naturale per noi, per questo non scegliamo ogni piacere. Talvolta
conviene tralasciarne alcuni da cui può venirci più male che bene, e giudicare alcune
sofferenze preferibili ai piaceri stessi se un piacere più grande possiamo provare dopo
averle sopportate a lungo.
Ogni piacere dunque è bene per sua intima natura, ma noi non li scegliamo tutti. Allo
stesso modo ogni dolore è male, ma non tutti sono sempre da fuggire.
130 Bisogna giudicare gli uni e gli altri in base alla considerazione degli utili e dei danni. Certe
volte sperimentiamo che il bene si rivela per noi un male, invece il male un bene.
Consideriamo inoltre una gran cosa l'indipendenza dai bisogni non perché sempre ci si
debba accontentare del poco, ma per godere anche di questo poco se ci capita di non avere
molto, convinti come siamo che l'abbondanza si gode con più dolcezza se meno da essa
dipendiamo. In fondo ciò che veramente serve non è difficile a trovarsi, l'inutile è difficile.
131 I sapori semplici danno lo stesso piacere dei più raffinati, l'acqua e un pezzo di pane fanno
il piacere più pieno a chi ne manca.
Saper vivere di poco non solo porta salute e ci fa privi d'apprensione verso i bisogni della
vita ma anche, quando ad intervalli ci capita di menare un'esistenza ricca, ci fa apprezzare
meglio questa condizione e indifferenti verso gli scherzi della sorte.
Quando dunque diciamo che il bene è il piacere, non intendiamo il semplice piacere dei
goderecci, come credono coloro che ignorano il nostro pensiero, o lo avversano, o lo
interpretano male, ma quanto aiuta il corpo a non soffrire e l'animo a essere sereno.
132 Perché non sono di per se stessi i banchetti, le feste, il godersi fanciulli e donne, i buoni
pesci e tutto quanto può offrire una ricca tavola che fanno la dolcezza della vita felice, ma
il lucido esame delle cause di ogni scelta o rifiuto, al fine di respingere i falsi
condizionamenti che sono per l'animo causa di immensa sofferenza.
Di tutto questo, principio e bene supremo è l'intelligenza delle cose, perciò tale genere di
intelligenza è anche più apprezzabile della stessa filosofia, è madre di tutte le altre virtù.
Essa ci aiuta a comprendere che non si dà vita felice senza che sia intelligente, bella e
giusta, né vita intelligente, bella e giusta priva di felicità, perché le virtù sono connaturate
alla felicità e da questa inseparabili.
133 Chi suscita più ammirazione di colui che ha un'opinione corretta e reverente riguardo agli
dei, nessun timore della morte, chiara coscienza del senso della natura, che tutti i beni che
realmente servono sono facilmente procacciabili, che i mali se affliggono duramente
affliggono per poco, altrimenti se lo fanno a lungo vuol dire che si possono sopportare ?
Questo genere d'uomo sa anche che è vana opinione credere il fato padrone di tutto, come
fanno alcuni, perché le cose accadono o per necessità, o per arbitrio della fortuna, o per
arbitrio nostro. La necessità è irresponsabile, la fortuna instabile, invece il nostro arbitrio è
libero, per questo può meritarsi biasimo o lode.
134 Piuttosto che essere schiavi del destino dei fisici, era meglio allora credere ai racconti degli
dei, che almeno offrono la speranza di placarli con le preghiere, invece dell'atroce,
inflessibile necessità.
La fortuna per il saggio non è una divinità come per la massa - la divinità non fa nulla a
caso - e neppure qualcosa priva di consistenza. Non crede che essa dia agli uomini alcun
bene o male determinante per la vita felice, ma sa che può offrire l'avvio a grandi beni o
mali.
135 Però è meglio essere senza fortuna ma saggi che fortunati e stolti, e nella pratica è
preferibile che un bel progetto non vada in porto piuttosto che abbia successo un progetto
dissennato.
Medita giorno e notte tutte queste cose e altre congeneri, con te stesso e con chi ti è simile,
e mai sarai preda dell'ansia. Vivrai invece come un dio fra gli uomini.
Non sembra più nemmeno mortale l'uomo che vive fra beni immortali.

venerdì 17 maggio 2013

... ancora blog.

...ecco le news sportive dal nostro inviato: Incredibile, il medagliere di questa partita mondiale di contatti del blog si è rivoluzionata: Questa settimana tra i visitatori  la Federazione Russa rimonta  sugli Stati Uniti, la Germania slitta al quarto posto, San Marino e Regno Unito dicono la loro in queste Olimpiadi di contatti, smorzando Francia Canada e Lettonia. Cina in difficoltà  insieme ad Algeria  Venezuela e Ucraina, gli Italiani sempre al primo posto ormai irraggiungibili in queste olimpiadi in rete.

Ed ora continuiamo con le notizie di economia: gli energetici segnano ancora una volta un ottimo  + 3 punti percentuali, bene lo smantellamento degli armamenti nucleari e sembra ormai definitivo, la continua diminuzione della domanda di merci ha fatto si che i ghiacciai sparsi su tutto il pianeta abbiano ripreso considerevolmente volume. + 1.8 % la riforestazione globalizzata , la  concentrazione di CO2 e di  metano  nell'atmosfera,  sono ai minimi storici, in continua diminuzione  l'effetto serra. La crisi ambientale ormai è un capitolo chiuso,  non ci saranno più forti flussi migratori dal sud del mondo, scongiurato il pericolo di innalzamento dei mari del Globo e  le popolazioni che vivono a ridosso delle coste non hanno più di che preoccuparsi.  Segna in positivo anche la produzione locale di merci da quando non volano più aeroplani , sempre in rialzo con uno 0.7% anche l'edilizia basata sul risparmio energetico. Il mercato automobilistico guadagna uno 0.9% per via dei nuovi incentivi per la consolidata trazione a metano.In netta ripresa il settore dello smaltimento e riciclaggio rifiuti + 1.2%  Bene anche sul fronte alimentare, dove ormai poche persone sono ancora convinte che con una dieta povera di proteine animali sia impossibile vivere. L' agricoltura biologica è stazionaria nonostante il piccolo rialzo della giornata di ieri,  da quando  è stato abbandonato definitivamente il petrolchimico, ormai sono sempre più visibili i segni di miglioramento che la decrescita ha portato con se, visto il + 8% della convivialità generale.... le compagnie assicurative e le banche non sono quotate più in borsa, da quando tutti  hanno capito che tutto è impermanente.
 Non esiste più traccia del conflitto d'interessi.

E' tutto, buona notte e fate bei sogni...




Italia
2753
Federazione Russa
180
Stati Uniti
140
Germania
103
Regno Unito
12
San Marino
10
Svizzera
6
Francia
5
Canada
3
Lettonia                     
2

Cina                           1

Algeria                       1

Venezuela                  1

Ucraina                      1



Il medagliere dei contatti.





martedì 14 maggio 2013

Fai lo yogurt, adesso!! Se non ora quando?

Intiepidire un litro  di latte  intero (io uso a lunga conservazione)  bio ed unire un vasetto di yogurt bianco intero da 125 grammi  bio, (il light non esiste). Con qualche esercizio di respirazione, mescolare delicatamente respirando profondamente, eliminando qualsiasi pensiero negativo,  fa bene all'animo e di conseguenza anche allo yogurt.
Tenere al caldo 8/10 ore (a volte anche di più), avvolgendo un panno intorno alla pentola con coperchio o meglio ancora, riporre tutto in un capiente thermos...   Invasettare in barattoli di vetro puliti e prima, a piacere, sul fondo dei barattoli si possono aggiungere frutta fresca o qualche cucchiaio di marmellata o cioccolato, perchè no? Riporre un paio d'ore in frigorifero e il vostro yogurt è pronto.
 
 Tenete un vasetto da 125 grammi del vostro yogurt per le prossime preparazioni, così, decrescendo, autoproducendo, risparmiando, la qualità della vita migliora, si guadagna autostima, si risparmia e  si produce molta meno spazzatura: il problema della spazzatura è di impegnarsi a produrne meno, che  è meglio, che  riciclarne di più!!!
 
Molte persone mi dicono che lo yogurt non gli riesce, dipende dalla scadenza del vasetto di yogurt, usarne uno con data di scadenza lontana, e dalla temperatura, non deve essere bollente il latte, 36-38 C° al massimo. Nel caso qualche volta venisse troppo liquido e credete che non è riuscito, nessun problema... aggiungete un cucchiaino di sale fino al composto e mettete a sgrondare in un canovaccio pulito appeso allo stendi panni, facendo scolare il siero in un catino che avrete messo sotto: e poi? e poi avrete fatto uno squisito e cremoso formaggio spalmabile,  da insaporire con erba cipollina  o qualche fiore di violetta.  Oltre ad essere buono, di sicuro un gran figurone a tavola. Dimenticavo: il siero che si è separato dal formaggio, per via del cucchiaino di sale, la galline ne sono ghiotte! 
Ricordatevi una equilibrata dieta mediterranea moderna, consumate tante verdure cotte o crude, mangiate poco ma di tutto, fate sempre attività fisica.
 














 


 

                                      

 


 

domenica 12 maggio 2013

Sognare... dire...fare...costruire!! cap 3


17 Agosto, lo scavo è fatto in meno di tre ore. La ruspa gommata mi aspettava fuori dal cantiere alle sette in punto. Gialla, grossa e precisa scavava senza fatica in una terra secca e profumata. Il contorno sbiadito della linea bianca disegnata sul prato, come linee in un campo di calcio, segnava il profilo di una donna ancora nascosta, solo nella mia testa, ma distinguibile sicuramente dall’alto, appena sotto le nuvole dove volteggiano le rondini. Poco tempo e la terra si sollevava leggera nella benna d’acciaio ai margini del cantiere, delimitato da una rete arancione che Selina ed io abbiamo posato orgogliosi. Immaginavo come doveva essere per i pionieri del Far-West quando superavano una radura e decidevano di stabilirsi in quel luogo senza sapere se fosse la sistemazione giusta, o forse lo sapevano, gli esploratori non sanno quel che incontreranno ma sanno che qualcosa ci sarà da dire dopo il loro passaggio.
 

"Uno tiene e l’altro inchioda" funziona cosi nell'edilizia (almeno per me) e non avrei potuto inchiodare così bene se non ci fosse stato anche mio suocero Ferruccio, audace e volenteroso, abbiamo collaborato insieme dallo scavo ai serramenti e un po’ era come se fosse casa sua. Elicotteri, quelli li conosceva bene, si è congedato dal lavoro come verniciatore di elicotteri, di mattoni non sapeva granché, ma era entusiasta dell’avventura che stavamo intraprendendo. Avevamo un tacito accordo, credo una genuina disponibilità, senza dover chiedere se volessi il suo aiuto o io glielo chiedessi, perché è  come un padre che aiuta e consiglia, come se fossi suo  figlio, nel momento del bisogno è sempre stato di grande aiuto. Quanto abbiamo discusso, quasi da lanciarci dietro il martello, ma se non ci fosse stato un contradditorio  fra di noi, non avremmo fatto tanto.

Quasi tutto avevo pensato, tranne quanto fosse difficile estrarre fango infiltratosi dopo una pesante pioggia estiva nel cassero per il getto di calcestruzzo delle fondazioni perimetrali. Una colata lavica color crema spalmabile che non finiva mai, uno smottamento continuo. Solo con il senno di poi ho compreso guardando meglio nei cantieri dei “colleghi” professionisti, quali fossero state le mie lacune (trascurabili), ma in Bioedilizia meno cemento si utilizza meglio è, anche se ho dovuto spalare terra liquefatta. Ora che i ferri sono tutti legati, il cassero è pronto per la gettata. Timbrai il visto lasciapassare alla dogana dei vicini per consentire il passaggio alle betoniere rotanti contenenti la "pietra"  grigia, liquida, che più di tutti ha cambiato il colore del suolo sulla terra del pianeta. L’articolo sulla Stampa di Franco Brizzo  del 3 maggio 2013 è molto significativo. Finalmente i lavori sono cominciati (Allarme cementificazione dall’Anbi un piano per la riduzione del rischio idrogeologico). Più di un'anno ho dovuto aspettare da quando ho conosciuto gli occhi azzurri del signore anziano, ex proprietario del terreno, disegno, trattative, materiali, pratiche burocratiche, discussioni, litigi, umiliazioni e tribolazioni di vario genere sono successe, ho mostrato anche i denti, ma più insopportabile per me era dover aspettare sempre il giorno dopo. Aspettare, la pazienza, una vera tortura, ma adesso si fa sul serio. Dimostrero' orgoglioso (non lo sapevo nemmeno io) di che cos'è capace un metalmeccanico uscito con la sufficienza dalle medie, quel piccolo involucro di pelle e ossa minute, col cervello dalle debite proporzioni, stava costruendosi una casa a Mezzomerico, Novara, Piemonte, Italia, Comunità Europea, Terra, nella spirale della Suprema  Galassia Madre di tutta la polvere di stelle.
 Correva l'anno 2005, seconda metà del mese di agosto.

 

Dietro la porta


TECNEKE


venerdì 10 maggio 2013

Alla fiera del DES...

AllaFieraDelDES
Ritorna la Fiera dell’Economia Solidale della provincia di Varese
Se la primavera tarda ad arrivare lo stesso non può dirsi della fiera del DES che, giunta alla sua sesta edizione quest’anno si terrà il 19 maggio a Malnate, nel parco Primo Maggio. Sono in fermento i preparativi. La Fiera è organizzata dal DESVa (distretto di economia solidale del varesotto), un’associazione di promozione sociale nata per sostenere e diffondere i valori e i principi dell’economia solidale mettendo in rete le tante realtà del nostro territorio che con le loro attività contribuiscono ad alimentare un economia virtuosa, che rispetta le persone e l’ambiente. La Fiera del DES, dunque, è la giusta occasione per scoprire (o ritrovare) le realtà locali che hanno finora aderito alla Rete e per conoscere i valori, le tematiche e le prospettive e i progetti in corso e futuri dell'economia solidale. Il programma, come ogni anno, prevede dibattiti, laboratori, musica e danze. È possibile arrivare con i mezzi pubblici e se mostrerete il biglietto all’ingresso della fiera, vi verrà offerto un bicchiere di succo dalla cooperativa Aequos. L’evento è organizzato nell’ambito del progetto cooperazione internazionale “intervento per la sicurezza alimentare nel Distretto di Songea, Tanzania” del Cast, con il contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo. L’ingresso alla fiera è su offerta libera e i visitatori riceveranno una mappa che segnala tutte le realtà dell’economia solidale della provincia di Varese. Per maggiori info sulla fiera visitate il sito www.allafieradeldes.it
La fiera sarà preceduta dalla Settimana dell’Economia Solidale,  che a partire dall’11 fino al 19 maggio prevede una serie di iniziative sul territorio provinciale di cui la fiera sarà, appunto, l’evento conclusivo. Queste le iniziative:
Sabato11 maggio - Giornata Mondiale del Commercio Equo e Solidale: una giornata organizzata dal WFTO (World Fair Trade Organisation) per parlare di commercio equo in tutto il mondo. Le Botteghe del Mondo della provincia di Varese festeggiano e ricordano i principi del commercio equo con numerose  proposte:
11 maggio - Busto Arsizio - Il progetto Migrando continua! La bottega riapre con un sacco di novità: l’usato per bambini, i mobili e gli oggetti di ecodesign di ImprontArt, i prodotti Biologici e naturalmente tutto il calore della vecchia bottega con gli alimentari e l’artigianato dal mondo equosolidale. Via San Michele, 7. Maggiori info sulla pagina Facebook di Migrando la Bottega.
11 maggio - Saronno – Colazione equosolidale al mercato contadino di Saronno, Piazza Rossa. Un modo “giusto” per iniziare la giornata. dalle 8.00 alle 12.00. Maggiori informazioni sul sito del 
Sandalo (www.ilsandalo.eu
)
11 maggio - Luino – Aperitivo equosolidale al termine dello spettacolo “L’anello forte”, nell’ambito delle iniziative di “Maggio è Donna”, alle ore 17.00 presso la Biblioteca Civica di Villa Hussy.
11 maggio - Gavirate – Caffè, tè e biscotti per chi verrà a fare la spesa in bottega, in Via Gerli Arioli 7. Sarà inoltre allestita una bancarella con prodotti equosolidali al termine delle messe di sabato e domenica.
11 maggio - Ponte Tresa – Colazione solidale appena fuori dalla bottega, sulla piazza del mercato: prodotti “buoni” per chi li produce e per i passanti che si fermeranno a gustarli.
Domenica 12 maggio - Germignaga – il commercio equo sarà presente alla camminata “Alto Verbano” con un mercatino all’arrivo, presso le scuole medie. Per maggiori informazioni sulle iniziative delle botteghe di Luino, Gavirate e Germignaga, visitate il sito del 
GIM
(www.botteghegim.it)
Domenica 12 maggio - Comunità ANFFAS di Maddalena – Somma Lombardo: Buono e Giusto - Giornata del Consumo Consapevole e Sostenibile - 11° FORUM di VA-Oltre Rete dei Gruppi di Acquisto Solidali della Provincia di Varese. L’evento è aperto a tutti ma rivolto in particolare ai Gruppi di Acquisto Solidale, ai loro progetti, all'incontro con altre realtà e produttori. Una occasione per rinsaldare rapporti e collaborazioni. Trovate il programma in dettaglio su www.radicinelfiume.it
LUNEDI 13 maggio  Malnate – La giustizia Passa anche dal Piatto: ore 20.00 sala consiliare Via Matteotti AperiCena bio-locale-equo in compagnia di Vittorio Rinaldi,  autore del libro"Anatomia della fame". Ore 21:00  Vittorio Rinaldi introduce il film Bananas!". Eventi a cura di Altrospazio Varese. Maggiori info sulla pagina Facebook di Altrospazio.
MERCOLEDI 14 maggio  Varese - assemblea di Banca Etica: ore 18.00-20.00 presso COPUF via De Cristoforis 5 a Varese. A seguire, ore 21.00 Proiezione film" H2Oro" di Fabrizio De Giovanni. A cura di Banca Etica.
VENERDI 17 maggio – Malnate - Terra feconda:  ore 20:00 presso la sala consiliare di Via Matteotti, Apericena bio-locale-equo. Ore 20:45 convegno "Terra feconda - la sovranità alimentare nel cuore della Lombardia urbanizzata". A cura del DES Varese. Presentazione del video “tutti giù per terra” realizzato da Cast, Arepa, i ragazzi dell’Isis Netwon di Varese; a seguire tavola rotonda dove interverranno:
  • Marzio Marzorati – Legambiente Lombardia. Dal consumo di suolo alla valorizzazione del territorio
  • Giuseppe Vergani - DES Brianza. Esperienze locali di sovranità alimentare, dai principi alle pratiche
  • Comitato SPG – DES Varese. Presentazione del progetto "Patata etica locale"
Modera: Michele Mancino – Varese News
 
DOMENICA 19 maggio – Malnate – AllaFieraDelDESVa dalle 10.00 alle 19.00 presso il Parco Primo Maggio sesta fiera provinciale dell’economia solidale: saranno presenti le realtà che si occupano di consumo critico, commercio equo e solidale, finanza etica, gruppi di acquisto solidale, cooperative sociali, produttori biologici e a KM 0, turismo responsabile e tanto altro ancora… Tutto il giorno ci sarà il ristoro con prodotti buoni e locali. L’ingresso alla fiera è ad offerta libera.
Tutti i cittadini interessati a conoscere nuovi stili di vita e  buone pratiche orientati alla ricerca di un reale “ben-essere” della persona e della collettività, nel rispetto dell'ambiente naturale e dei diritti delle generazioni future sono invitati a partecipare alla settimana dell’Economia solidale e alla Fiera.
Seguite gli aggiornamenti di questi eventi sul sito www.allafieradeldes.it, su Facebook (DES – distretto di economia solidale – Varese) e su Varesenews.
Vi aspettiamo!
 
Per info:
Mattia Ossola, coordinatore Fiera DES
cell. 333 6502900

mercoledì 8 maggio 2013

Una Storia Incredibile

Oggi pomeriggio cercando un'idea per il testo narrativo e mentre la stavo concretizzando, all'imrpovviso l'idea mi è fuggita dalla testa e l'ho vista volare qua e là fra le nuvole e dopo poco si è posata sul tetto della casa di fronte con una grande scritta: " GIADA SEI UN GENIO!".
L'idea era a forma di nuvoletta biricchina e aveva un sorriso luminoso, due manine piccole piccole e delle gambe sottilissime e infine un naso a forma di patata, danzava nell'aria con il tutu bianco, volteggiando elegantemente.
Intanto che ballava mi faceva la linguaccia, ma all'improvviso si mise a piovere e tutta bagnata corse subito da me e la mia idea è tornata al proprio posto.

Giada M.

lunedì 6 maggio 2013

Orto-sharing.

Il "commendatore", "l'architetto" e il metalmeccanico si riuniscono in una tiepida e umida mattina di maggio, armati di legni dalle punte arrugginite, che ben presto brillano al sole, dopo aver conficcato le fatiche nella tenera terra, smossa prima dall'artiglio trainato dal "cavallo gommato" (aratro trainato dal trattore).

Bene se esiste il car-sharing o il file-sharig, perchè a Mezzomerico non debba esistere l'orto-sharing?

Eccolo qua, una piccola striscia di terra, metà di una "pertica" a nostra completa disposizione. Intravvediamo già cassette di verdura e siepi di aromatiche che coloreranno e profumeranno nei nostri piatti! Almeno crediamo. Campa cavallo che l'erba cresce. Dopo aver chiacchierato, in una domenica di aprile, con Fabio l'agricoltore di BioNovara, lui la terra la coltiva per davvero, mi sono incuriosito sulla metratura di una pertica agricola ed il suo affitto, da San Martino a San Martino, dal 11 novembre al 11 novembre, un anno solare insomma. Una cifra talmente esigua che non mi sembrava vero. Dovevo verificare, non credevo fosse possibile  affittare una striscia di terra per soli 30 euro all'anno! Difficile anche da trovare... <Ancora meno> mi dice un agricoltore qui a Mezzomerico <per una pertica ce ne vogliono 20 al massimo, là in fondo dopo la rotonda a destra trovi una fila di alberi in mezzo al prato, se vuoi lavorarla è tutta tua la fatica >. Tra il dire e il fare c'è di mezzo e il , dice Elio e le storie tese ed è vero. Eccitato chiamo subito "l'architetto" incuriosito, poi il "commendatore " impegnato in un lunghissimo viaggio nell'hinterland milanese: siamo tutti abili arruolati. In fondo al prato ci sono anche due cisterne per la raccolta dell'acqua piovana collegate alla buona e una specie di tettoia.

Contro la crisi che morde noi, ci rimbocchiamo le maniche con i nostri bambini che si sporcano le mani di allegria, mentre imparano l'antico mestiere che da più di diecimila anni sostiene l'uomo sulla terra. Ci dilettiamo in compagnia, si chiacchera, mattinata ludico-creativa, orto-terapia, risparmiamo anche sull’attività in palestra da bodybuilding, il mio motto da sempre: faccio fatica a guadagnare i soldi devo fare fatica a spenderli?. Pensiamo già ai rinfreschi estivi con una radio accesa, sfoggiando i tessuti molli che dovrebbero ricoprire i nostri addominali da uomo macho. Sono il mentore della situazione e dopo aver letto La rivoluzione del filo di paglia di Masanobu Fukuoka nessuno ci potrà fermare, lumache e volpi a due gambe permettendo.



Il metalmeccanico in rete, cerca di tener ferma la rotazione terrestre con la vanga.