domenica 21 aprile 2013

Sognare...dire...fare... costruire!!

Tutto ebbe inizio con la disinteressata lettura di questo grande volume, due copie mi regalarono, il caso non esiste,  ricco di informazioni, precisissime indicazioni di Walter Pedrotti, su tutto quello che riguarda la costruzione di una casa, sopratutto bio.
All'inizio non ci feci caso, ma approfondendo la lettura mi resi conto, o meglio vidi nel mio immaginario, la possibilità di costruire il nostro appartamento in mezzo ad un prato: dicevo spesso a Selina - pensa che bello se riuscissimo a trovare un terreno edificabile e ci realizzassimo sopra il nostro appartamento!- Selina da sempre fiduciosa nelle nostre capacità mi rispose con un sorriso malizioso...
E fu così che mosso dal desiderio che avevo sin da bambino di costruire una casa, dallo scatolone che sembrava un castello, alla casetta sull'albero nel bosco, eccomi qua, caparbio e testardo non mi sono dato pace finche il sogno è diventato realtà.
Se sei disposto a fare fatica potrai fare quello che vorrai nella vita! Questo è e sarà sempre il mio motto, tra l'altro si avvicina al pensiero del Dalai Lama che ho letto di recente e recita più o meno così:  qualunque essere senziente ha la capacià di realizzare qualcosa, anche le più impensabili, come quella di diventare più compassionevoli e ragionare con più empatia, ammesso che ci si renda disponibile alla fatica sopratutto mentale. Meditazione dopo meditazione,  municipio dopo municipio, chi cerca trova e per trovare un terreno edificabile basta recarsi in qualsiasi comune e farsi dare dall'ufficio tecnico il piano regolatore del territorio. Eccomi alla volta del comune di Mezzomerico.

Città  di mille anime. Non esiste su tutto il suo territorio un solo semaforo! Piano regolatore alla mano, ormai con tanta esperienza per le esplorazioni nei comuni limitrofi nella ricerca di un terreno, riesco a risalire al proprietario della argillosa terra di vitivinicultori che ospita oggi la nostra casa. Devo molto al signor Giacomo, non dimenticherò mai i suoi occhi azzurro cielo che mi guardavano con sospetto quando un mezzogiorno bussai alla sua porticina di casa colorata di verde, ed io vestito orgoglioso della mia tuta da metalmeccanico gli domandai -mi scusi, è lei il signore che  mette in vendita il  terreno qui in via dante?-  dopo avermi scrutato assicurandosi che non fossi un detrattore malintenzionato, posò il bastone che brandiva vigoroso nella mano sciupata dal tempo e mi rispose - si è in vendita , contatta mia nipote a questo numero...-
 
Avevo trovato il terreno!
 
 
                                                                                                                   continua...


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