mercoledì 17 giugno 2015

Ricerca Informazione Comunicazione Mitigazione Adattamento

Contributo della Società Meteorologica Italiana agli
Stati generali sui cambiamenti climatici e sulla difesa del suolo,
Roma, 22 giugno 2015


La Società Meteorologica Italiana (SMI) fondata nel 1865 è la più antica associazione
nazionale interamente rivolta alle scienze dell’atmosfera e del clima. Conta circa 800
iscritti, fa parte della European Meteorological Society e si occupa di:
- ricerca, nel settore del recupero e analisi di lunghe serie storiche, monitoraggio
glaciologico, paleoclimatologia, storia del clima, analisi di eventi meteorologici
estremi, strumentazione e reti di misura ;
- divulgazione e informazione, sia con la propria rivista Nimbus, l’unica a
pubblicare una sistematica cronaca meteorologica a carattere nazionale, sia con
un’attiva partecipazione a supporto dei media.

In vista della COP21 di Parigi SMI propone e sollecita le seguenti linee di intervento:


Ricerca

- Inserire il riscaldamento globale nel contesto sistemico più ampio del
cambiamento globale, che caratterizza l’Antropocene: la soluzione del problema
climatico potrà avvenire solo se in stretta relazione con le altre criticità fisiche
identificate nei limiti planetari / Planetary Boundaries (1).
(1) Rockstrom J. et al. (2009) – A safe operating space for humanity. Nature 461, 472-475 doi:10.1038/461472
Steffen W et al., (2015) - Planetary boundaries: Guiding human development on a changing planet.
Science, Vol. 347 no. 6223 - DOI: 10.1126/science.1259855
- Assumere consapevolezza che non sarà possibile mitigare il riscaldamento globale
senza modificare profondamente il paradigma economico vigente. Ridurre le
emissioni e contemporaneamente invocare la crescita economica è un ossimoro. E’
importante ricondursi al rapporto sui limiti della crescita redatto dal Club di Roma,
peraltro fondato dal lungimirante economista italiano Aurelio Peccei, i cui dati sono
stati riconfermati dalle analisi di G. Turner (1) ed accelerare la ricerca su nuovi
sistemi economici stazionari e sostenibili (2).
Il tema dell’impossibilità della crescita infinita su un pianeta finito, nonostante
sia prioritario per un dibattito maturo sulla problematica ambientale, continua a
essere ignorato. L’appello “La Terra non si governa con l'economia - Le leggi di
natura prevalgono sulle leggi dell'uomo (3), firmato da circa 450 docenti e ricercatori
italiani chiede alla politica e all’informazione una svolta criticamente costruttiva
nell’analisi di questa realtà, particolarmente importante per un paese fragile come
l’Italia e con un’elevata impronta ecologica.
(1) Graham Turner, 2014 - Is Global Collapse Imminent?, Melbourne Sustainable Society Institute (MSSI)
(2) Jackson T., Prosperità senza crescita; Bonaiuti M., La grande transizione; Rockstrom & Wijckman, Natura in
bancarotta
(3) www.nimbus.it/arealim/appelloscienzaeconomia/appelloscienzaeconomia.asp
Organizzazione non lucrativa di utilità sociale per lo studio e la divulgazione di meteorologia,
climatologia e glaciologia. Fondata nel 1865, aderente alla EMS - European Meteorological Society
Iscritta all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche M.U.R.S.T, codice 53496MMN
Collegio Carlo Alberto, Via Real Collegio 30, 10024 Moncalieri (TO), Italia
Email: info@nimbus.it - Web: www.nimbus.it - C.F.: 97604160016, C/C Postale n. 19 62 11 43
- Emanare un provvedimento legislativo che riconosca il carattere di bene comune e
l’obbligo di salvaguardia degli osservatori meteorologici storici, oggi
assolutamente non tutelati e non vincolati e spesso suscettibili di silenziosa
chiusura, sviluppando il nucleo di rete che SMI ha impostato in collaborazione con
CNR-ISAC Bologna.
- Il patrimonio di dati meteorologici italiani è ingente, tuttavia è tra i meno fruibili
d’Europa, disperso in troppe istituzioni pubbliche e private, non codificato secondo
standard internazionali, non validato e spesso ancora su supporto cartaceo da
digitalizzare. E’ fondamentale accelerare il processo di formazione di una banca
dati unificata delle osservazioni meteorologiche attualmente frammentate in
una miriade di servizi nazionali e locali, eventualmente anche nell’ambito del
NCSNI, National Climate Service Network of Italy e del Sistema Nazionale per la
Protezione dell’Ambiente (SNPA-ISPRA) o di altri contesti da identificare. La
consultazione dovrà essere in modalità “open source”, in analogia con i migliori
esempi internazionali, quali l’Australian Bureau of Meteorology
(www.bom.gov.au/climate/data/).


Informazione e Comunicazione

La scarsa comunicazione sui temi climatici e ambientali è definita, anche in seno a IPCC
una “valle della morte” che separa la ricerca scientifica dalla società civile. E’ dunque
importante sostenere ogni iniziativa di qualità nella divulgazione dei problemi ambientali
e delle soluzioni possibili, soprattutto sulla televisione di Stato, sui grandi quotidiani e
nelle scuole. L’avallo degli enti governativi è importante per assicurare credibilità e
continuità. La FIMA, Federazione Italiana Media Ambientali è l’associazione di riferimento
per connettere il giornalismo scientifico su temi ambientali agli enti di ricerca e alle
istituzioni.

Mitigazione

Si tratta di processi già evidenziati e circostanziati da molte altre associazioni e istituzioni,
in primis l’Unione Europea, ci si limita pertanto a un elenco di condivisione:
- Riqualificazione energetica degli edifici ed efficienza energetica generalizzata
- Sostegno e diffusione energie rinnovabili decentralizzate
- Ricerca sui sistemi di accumulo energetico per ovviare all’intermittenza delle fonti
- Mobilità elettrica
- Telelavoro, che - se applicato laddove tecnicamente possibile, abbatterebbe le
emissioni nazionali riducendo all’origine la domanda di mobilità
- Riduzione rifiuti all'origine, tramite comportamenti individuali virtuosi (scelta prodotti)
e diverso design di oggetti e imballaggi
- Economia circolare e calcolo LCA per ogni nuovo progetto infrastrutturale
- Promozione agricoltura di prossimità
- Arresto del consumo di suolo
NIMBUS Rivista di informazione trimestrale della SMI/SMS Revue trimestrielle d’information de la SMI/SMS
SOCIETÀ METEOROLOGICA ITALIANA Onlus
Organizzazione non lucrativa di utilità sociale per lo studio e la divulgazione di meteorologia,
climatologia e glaciologia. Fondata nel 1865, aderente alla EMS - European Meteorological Society
Iscritta all’Anagrafe Nazionale delle Ricerche M.U.R.S.T, codice 53496MMN
Collegio Carlo Alberto, Via Real Collegio 30, 10024 Moncalieri (TO), Italia
Email: info@nimbus.it - Web: www.nimbus.it - C.F.: 97604160016, C/C Postale n. 19 62 11 43


Adattamento

In considerazione dei cambiamenti climatici già in atto e in divenire, è fondamentale
portare all’attenzione di tutti gli enti governativi e locali la Strategia Nazionale di
Adattamento ai Cambiamenti Climatici già approvata da Minambiente (1), in modo da
favorire la programmazione dei processi di pianificazione della resilienza locale.
(1) http://www.minambiente.it/notizie/strategia-nazionale-di-adattamento-ai-cambiamenti-climatici-0
Investire in formazione dei cittadini all’autoprotezione da eventi meteorologici estremi:
la cultura della protezione civile individuale in Italia è tutta da costruire, sia a partire dalle
scuole, sia diretta a tutti i cittadini. Un programma di informazione sulle istruzioni di
comportamento in caso di evento meteorologico estremo è urgente e deve trovare
spazio sui media rivolti al grande pubblico.
Investire in manutenzione del territorio e opere capillari a difesa dell’assetto
idrogeologico anziché in “grandi opere” edilizie concentrate che dissipano risorse preziose
(1) e spesso aumentano ulteriormente la vulnerabilità del territorio.
(1) Fraschilla A., 2015 – Grandi e inutili. Einaudi
Aumentare le connessioni e la funzionalità sistemica delle istituzioni pubbliche italiane di
monitoraggio e prevenzione meteoidrologica che soffrono di eccessiva
frammentazione istituzionale.

Moncalieri, 10 giugno 2015

Contributo redatto da: Luca Mercalli, Daniele Cat Berro