Contributo della Società Meteorologica
Italiana agli
Stati generali sui cambiamenti
climatici e sulla difesa del suolo,
Roma, 22 giugno 2015
La Società Meteorologica Italiana
(SMI) fondata nel 1865 è la più antica associazione
nazionale interamente rivolta alle scienze dell’atmosfera e
del clima. Conta circa 800
iscritti, fa parte della European
Meteorological Society e si occupa di:
- ricerca, nel settore del
recupero e analisi di lunghe serie storiche, monitoraggio
glaciologico, paleoclimatologia,
storia del clima, analisi di eventi meteorologici
estremi, strumentazione e reti di
misura ;
- divulgazione e informazione,
sia con la propria rivista Nimbus, l’unica a
pubblicare una sistematica
cronaca meteorologica a carattere nazionale, sia con
un’attiva partecipazione a
supporto dei media.
In vista della COP21 di Parigi
SMI propone e sollecita le seguenti linee di intervento:
Ricerca
- Inserire il riscaldamento
globale nel contesto sistemico più ampio del
cambiamento globale, che caratterizza
l’Antropocene: la soluzione del problema
climatico potrà avvenire solo se
in stretta relazione con le altre criticità fisiche
identificate nei limiti planetari
/ Planetary Boundaries (1).
(1) Rockstrom
J. et al. (2009) – A safe operating space for humanity. Nature 461, 472-475
doi:10.1038/461472
Steffen W et al., (2015) - Planetary
boundaries: Guiding human development on a changing planet.
Science, Vol. 347 no. 6223 - DOI:
10.1126/science.1259855
- Assumere consapevolezza che non
sarà possibile mitigare il riscaldamento globale
senza modificare profondamente il
paradigma economico vigente. Ridurre le
emissioni e contemporaneamente
invocare la crescita economica è un ossimoro. E’
importante ricondursi al rapporto
sui limiti della crescita redatto dal Club di Roma,
peraltro fondato dal lungimirante
economista italiano Aurelio Peccei, i cui dati sono
stati riconfermati dalle analisi
di G. Turner (1) ed accelerare la ricerca su nuovi
sistemi economici stazionari e
sostenibili (2).
Il tema dell’impossibilità della
crescita infinita su un pianeta finito, nonostante
sia prioritario per un dibattito
maturo sulla problematica ambientale, continua a
essere ignorato. L’appello “La
Terra non si governa con l'economia - Le leggi di
natura prevalgono sulle leggi
dell'uomo (3), firmato da circa 450 docenti e ricercatori
italiani chiede alla politica e
all’informazione una svolta criticamente costruttiva
nell’analisi di questa realtà,
particolarmente importante per un paese fragile come
l’Italia e con un’elevata
impronta ecologica.
(1) Graham Turner, 2014 - Is Global Collapse
Imminent?, Melbourne Sustainable Society Institute (MSSI)
(2) Jackson T., Prosperità senza
crescita; Bonaiuti M., La grande transizione; Rockstrom & Wijckman, Natura
in
bancarotta
(3)
www.nimbus.it/arealim/appelloscienzaeconomia/appelloscienzaeconomia.asp
Organizzazione non lucrativa di
utilità sociale per lo studio e la divulgazione di meteorologia,
climatologia e glaciologia.
Fondata nel 1865, aderente alla EMS - European Meteorological Society
Iscritta all’Anagrafe Nazionale
delle Ricerche M.U.R.S.T, codice 53496MMN
Collegio Carlo Alberto, Via Real
Collegio 30, 10024 Moncalieri (TO), Italia
Email: info@nimbus.it - Web: www.nimbus.it -
C.F.: 97604160016, C/C Postale n. 19 62 11 43
- Emanare un provvedimento
legislativo che riconosca il carattere di bene comune e
l’obbligo di salvaguardia degli
osservatori meteorologici storici, oggi
assolutamente non tutelati e non
vincolati e spesso suscettibili di silenziosa
chiusura, sviluppando il nucleo
di rete che SMI ha impostato in collaborazione con
CNR-ISAC Bologna.
- Il patrimonio di dati
meteorologici italiani è ingente, tuttavia è tra i meno fruibili
d’Europa, disperso in troppe
istituzioni pubbliche e private, non codificato secondo
standard internazionali, non
validato e spesso ancora su supporto cartaceo da
digitalizzare. E’ fondamentale
accelerare il processo di formazione di una banca
dati unificata delle osservazioni
meteorologiche attualmente frammentate in
una miriade di servizi nazionali
e locali, eventualmente anche nell’ambito del
NCSNI, National Climate Service
Network of Italy e del Sistema Nazionale per la
Protezione dell’Ambiente
(SNPA-ISPRA) o di altri contesti da identificare. La
consultazione dovrà essere in
modalità “open source”, in analogia con i migliori
esempi internazionali, quali
l’Australian Bureau of Meteorology
(www.bom.gov.au/climate/data/).
Informazione e Comunicazione
La scarsa comunicazione sui temi
climatici e ambientali è definita, anche in seno a IPCC
una “valle della morte” che
separa la ricerca scientifica dalla società civile. E’ dunque
importante sostenere ogni
iniziativa di qualità nella divulgazione dei problemi ambientali
e delle soluzioni possibili,
soprattutto sulla televisione di Stato, sui grandi quotidiani e
nelle scuole. L’avallo degli enti
governativi è importante per assicurare credibilità e
continuità. La FIMA, Federazione
Italiana Media Ambientali è l’associazione di riferimento
per connettere il giornalismo
scientifico su temi ambientali agli enti di ricerca e alle
istituzioni.
Mitigazione
Si tratta di processi già
evidenziati e circostanziati da molte altre associazioni e istituzioni,
in primis l’Unione Europea, ci si
limita pertanto a un elenco di condivisione:
- Riqualificazione energetica
degli edifici ed efficienza energetica generalizzata
- Sostegno e diffusione energie
rinnovabili decentralizzate
- Ricerca sui sistemi di accumulo
energetico per ovviare all’intermittenza delle fonti
- Mobilità elettrica
- Telelavoro, che - se applicato
laddove tecnicamente possibile, abbatterebbe le
emissioni nazionali riducendo
all’origine la domanda di mobilità
- Riduzione rifiuti all'origine,
tramite comportamenti individuali virtuosi (scelta prodotti)
e diverso design di oggetti e
imballaggi
- Economia circolare e calcolo
LCA per ogni nuovo progetto infrastrutturale
- Promozione agricoltura di
prossimità
- Arresto del consumo di suolo
NIMBUS Rivista di informazione
trimestrale della SMI/SMS Revue trimestrielle d’information de la SMI/SMS
SOCIETÀ METEOROLOGICA ITALIANA
Onlus
Organizzazione non lucrativa di
utilità sociale per lo studio e la divulgazione di meteorologia,
climatologia e glaciologia.
Fondata nel 1865, aderente alla EMS - European Meteorological Society
Iscritta all’Anagrafe Nazionale
delle Ricerche M.U.R.S.T, codice 53496MMN
Collegio Carlo Alberto, Via Real
Collegio 30, 10024 Moncalieri (TO), Italia
Email: info@nimbus.it - Web: www.nimbus.it -
C.F.: 97604160016, C/C Postale n. 19 62 11 43
Adattamento
In considerazione dei cambiamenti
climatici già in atto e in divenire, è fondamentale
portare all’attenzione di tutti
gli enti governativi e locali la Strategia Nazionale di
Adattamento ai Cambiamenti
Climatici già approvata da Minambiente (1), in modo da
favorire la programmazione dei
processi di pianificazione della resilienza locale.
(1)
http://www.minambiente.it/notizie/strategia-nazionale-di-adattamento-ai-cambiamenti-climatici-0
Investire in formazione dei
cittadini all’autoprotezione da eventi meteorologici estremi:
la cultura della protezione
civile individuale in Italia è tutta da costruire, sia a partire dalle
scuole, sia diretta a tutti i
cittadini. Un programma di informazione sulle istruzioni di
comportamento in caso di evento
meteorologico estremo è urgente e deve trovare
spazio sui media rivolti al
grande pubblico.
Investire in manutenzione del
territorio e opere capillari a difesa dell’assetto
idrogeologico anziché in “grandi
opere” edilizie concentrate che dissipano risorse preziose
(1) e spesso aumentano
ulteriormente la vulnerabilità del territorio.
(1) Fraschilla A., 2015 – Grandi
e inutili. Einaudi
Aumentare le connessioni e la
funzionalità sistemica delle istituzioni pubbliche italiane di
monitoraggio e prevenzione
meteoidrologica che soffrono di eccessiva
frammentazione istituzionale.
Moncalieri, 10 giugno 2015
Contributo redatto da: Luca
Mercalli, Daniele Cat Berro
Nessun commento:
Posta un commento