Lettera Enciclica del Santo Padre Francesco
Laudato Si
La sfida urgente di proteggere la nostra casa
comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella
ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose
possono cambiare. Il Creatore non ci abbandona, non fa mai marcia indietro nel
suo progetto di amore, non si pente di averci creato. L’umanità ha ancora la
capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune. Desidero
esprimere riconoscenza, incoraggiare e ringraziare tutti coloro che, nei più
svariati settori dell’attività umana, stanno lavorando per garantire la
protezione della casa che condividiamo. Meritano una gratitudine speciale
quanti lottano con
vigore per risolvere le drammatiche conseguenze del degrado
ambientale nella vita dei più poveri del mondo. I giovani esigono da noi un
cambiamento. Essi si domandano com’è possibile che si pretenda di costruire un
futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli
esclusi.
Rivolgo un invito urgente a rinnovare il dialogo
sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta. Abbiamo bisogno di un
confronto che ci unisca tutti, perché la sfida ambientale che viviamo, e le sue
radici umane, ci riguardano e ci toccano tutti. Il movimento ecologico mondiale
ha già percorso un lungo e ricco cammino, e ha dato vita a numerose
aggregazioni di cittadini che hanno favorito una presa di coscienza. Purtroppo,
molti sforzi per cercare soluzioni concrete alla crisi ambientale sono spesso
frustrati non solo dal rifiuto dei potenti, ma anche dal disinteresse degli
altri. Gli atteggiamenti che ostacolano le vie di soluzione, anche fra i
credenti, vanno dalla negazione del problema all’indifferenza, alla
rassegnazione comoda, o alla fiducia cieca nelle soluzioni tecniche. Abbiamo
bisogno di nuova solidarietà universale. Come hanno detto i Vescovi del
Sudafrica, « i talenti e il coinvolgimento di tutti sono necessari per
riparare il danno causato dagli umani sulla creazione di Dio ».
Tutti possiamo collaborare come strumenti di Dio per la cura della
creazione, ognuno con la propria cultura ed esperienza, le proprie iniziative
e capacità.