Il liquido più prezioso che
conosciamo non è l’acqua, ed è nero, come il colore delle guerre. Probabilmente
sarebbe meno accessibile anche l’acqua potabile senza l’incredibile
energia sfruttata degli esseri umani che
ha permesso un’evoluzione impensabile ai tempi di Leonardo, in modo
esponenziale, sotto moltissimi punti di vista, nel bene e nel male, dalla locomotiva
alla rivoluzione verde degli anni sessanta in agricoltura, fino alle più
recenti stazioni aereospaziali, o allo straordinario tonnellaggio dei
mercantili portacontainers. Siamo
drogati da questa energia fossile e la nostra quotidianità è regolata e
sincronizzata al ritmo delle pompe che
pulsano da oltre un secolo e mezzo che succhiano dalle viscere della Terra. Automobili, vacanze, cibo, divertimenti,
guerre, plastica, lampadine colorate e televisioni tascabili che permettono
anche di telefonare, viviamo in un mondo condizionato dall’uso (e spreco)
dell’energia che ci sembra inesauribile. Non
è così: come scrive Luca Pardi
nel suo ultimo lavoro letterario Il paese degli elefanti, LuCe edizioni: <<dire che il nostro paese è ricco di idrocarburi, è come dire che
l’Italia è il paese degli elefanti perché ce ne sono due allo zoo di Pistoia e
altri tre o quattro sparsi per i circhi, non è così, è una frottola!
>>. Allora qual è la realtà?
Quanta energia è nascosta nello stivale italiano? E nel mondo? Riserve e risorse sono la stessa
cosa? Gli idrocarburi e l’informazione ? Cos’è l’energia netta? Cosa significa rapporto
EROEI? Tutte le risposte le troveremo in questo rigoroso e ricco lavoro scientifico,
facile da comprendere, forse anche per i politici.
Non siamo più negli anni cinquanta
con Don Camillo e Peppone , aspettavamo il progresso ed è arrivato( non per
tutti però), il sogno energetico di
Enrico Mattei è precipitato con il suo aereo e la popolazione è cresciuta,
esponenzialmente con tutti i suoi eccessi, ed I limiti allo sviluppo “nuovi
o vecchi” che siano, arriveranno comunque, come intuì Aurelio Peccei. Molti
esseri umani sono accecati dalla TV e considerano tutto in termini di profitto,
quanto mi costa, quanto ci perdo, ma non di quando finisce, Luca Pardi laureato
in chimica, umile militante , presidente di ASPO Italia, con la sua inflessione
tipica toscana, attiva i neuroni dei
ricordi e il film di Benigni e Troisi,
Non ci resta che piangere appare ora starno, e sorridendo no ci resta che
riflettere.
… speriamo un giorno di vedere
Luca Pardi in TV, magari se lo dice la TV?...
https://www.youtube.com/watch?v=jtbMZ7Jy8ig#t=7682