...basta provarci
lunedì 28 ottobre 2013
domenica 20 ottobre 2013
Onestà intellettuale
Tratto dal libro I nuovi limiti dello sviluppo Meadows Donella Meadows Dennis Randers Jorgen , Mondadori editore.
Pagg. 325-328
Nessuno di noi ha la verità in tasca. Ma spesso riusciamo a riconoscere una menzogna, quando ne udiamo una. Molte menzogne sono deliberate, e tanto chi le proferisce quanto chi le ode le comprende come tali. Vengono dette per manipolare, per tranquillizzare, per allettare, per rimandare un'azione o per giustificare un atto di egoismo, per acquisire potere o per mantenerlo, o anche per negare una realtà scomoda.
Le menzogne distorcono il flusso delle informazioni. Un sistema non può funzionare come si deve se i suoi flussi informativi vengono inquinati da menzogne. Uno dei principi fondamentali della teoria dei sistemi, per ragioni che speriamo di avere chiarito in questo libro, è che le informazioni non dovrebbero essere distorte, ritardate o bloccate.
<Tuttavia l'umanità è in pericolo> ebbe a dire Buckminster Fuller < se ciascuno di noi non ha il coraggio, d'ora in avanti, di dire tutta la verità, e di farlo al più presto - adesso-.> Ogni volta che parlate a qualcuno, per strada, al lavoro, rivolgendovi a una folla o a un bambino, avete modo di combattere una menzogna o affermare una verità.
Potete negare l'idea che possedere di più renda migliori; potete mettere in dubbio il principio che se i ricchi diventano più ricchi anche i poveri se ne avvantaggiano. Quanto più si riesce a combattere la disinformazione, tanto più facile sarà cambiare la nostra società.
Quello che segue è un elenco di pregiudizi, semplificazioni, trappole verbali e falsità che abbiamo incontrato spesso nelle nostre discussioni sui limiti della crescita. Riteniamo che queste diffuse convinzioni debbano essere segnalate e accuratamente evitate, se si vuole ragionare con chiarezza sull'economia umana e sulla sua relazione con un pianeta finito.
MA: Chi lancia un allarme sul futuro indica la necessità di cambiare strada.
NON: L'ambiente è un lusso, una domanda in competizione con altre, un bene che la gente acquisterà se, se lo potrà permettere.
MA: Dall'ambiente discendono ogni forma di vita e ogni attività economica. I sondaggi d'opinione dimostrano che la gente è disposta a pagare di più per avere un ambiente salubre.
NON: Il cambiamento è sacrificio
MA: Il cambiamento è sfida, ed è necessario.
NON: Fermare la crescita impedirà ai poveri di uscire dalla loro condizione.
MA: Sono l'avarizia e l'indifferenza dei ricchi a mantenere i poveri nella miseria. I poveri hanno bisogno che tra i ricchi si sviluppino nuovi atteggiamenti; dopo di che si potrà pensare a form di crescita adatte specificatamente ai loro bisogni.
NON: Ogni paese al mondo dovrebbe essere portato al livello materiale dei paesi più ricchi.
MA: Non è possibile che tutti raggiungano i livelli di consumo materiale di cui godono oggi i ricchi. Ognuno dovrebbe essere messo nelle condizioni di soddisfare i suoi bisogni materiali primari. Al di là di questo livello, i bisogni materiali -di tutti- dovrebbero essere soddisfatti solo se è possibile farlo entro limiti di un'impronta ecologica sostenibile.
NON: Ogni crescita è buona - non c'è spazio per dubbi, distinzioni, analisi.
NEMMENO: Ogni crescita è cattiva.
MA: Ciò che occorre non è la crescita, ma lo sviluppo. Nella misura in cui lo sviluppo implica una'espansione fisica, questa dovrebbe essere equa, accessibile e sostenibile ( tenendo conto di tutti i suoi costi).
NON: La tecnologia risolverà ogni problema.
NON: Ogni crescita è buona - non c'è spazio per dubbi, distinzioni, analisi.
NEMMENO: Ogni crescita è cattiva.
MA: Ciò che occorre non è la crescita, ma lo sviluppo. Nella misura in cui lo sviluppo implica una'espansione fisica, questa dovrebbe essere equa, accessibile e sostenibile ( tenendo conto di tutti i suoi costi).
NON: La tecnologia risolverà ogni problema.
NEMMENO: La tecnologia non fa altro che creare problemi.
MA: Abbiamo bisogno di incoraggiare tecnologie che riducano l'impronta ecologica, accrescendo l'efficienza, potenzino le risorse, migliorino i segnali e pongano fine alla povertà materiale.
INOLTRE: Dobbiamo affrontare i nostri problemi in quanto esseri umani e dare un apporto che vada oltre la mera tecnologia.
NON: Il sistema di mercato ci darà automaticamente il futuro che vogliamo.
MA: Dobbiamo essere noi a decidere il futuro che vogliamo, Dopo di che, possiamo utilizzare il sistema
di mercato, al pari di molti altri sistemi organizzativi, per realizzarlo
NON: L'industria è la causa (o la cura) di tutti i mali.
NEMMENO: Lo Stato è la causa (o la cura).
NEMMENO: Gli ambientalisti sono la causa (o la cura)
NEMMENO: Qualunque altro gruppo- vengono in mente gli economisti- è la causa 8 o la cura).
MA: Tutte le persone e tutte le istituzioni svolgono un ruolo all'interno di una più ampia struttura sistemica. In
un sistema strutturato per produrre il superamento dei limiti, tutti gli attori, volenti o nolenti, contribuiscono
a quell'esito. In un sistema strutturato per la sostenibilità, tutti contribuiscono a essa: industrie, governi,
ambientalisti e, più di ogni altro, economisti
NON: Pessimismo senza scampo.
NEMMENO: Vacuo ottimismo.
MA: Determinazione a dire la verità sui successi e fallimenti del presente, così come sulle opportunità e gli ostacoli del futuro.
E SOPRATUTTO: Coraggio di riconoscere e sopportare le sofferenze del presente, tenendo al tempo stesso lo sguardo rivolto verso un futuro migliore.
MA: Abbiamo bisogno di incoraggiare tecnologie che riducano l'impronta ecologica, accrescendo l'efficienza, potenzino le risorse, migliorino i segnali e pongano fine alla povertà materiale.
INOLTRE: Dobbiamo affrontare i nostri problemi in quanto esseri umani e dare un apporto che vada oltre la mera tecnologia.
NON: Il sistema di mercato ci darà automaticamente il futuro che vogliamo.
MA: Dobbiamo essere noi a decidere il futuro che vogliamo, Dopo di che, possiamo utilizzare il sistema
di mercato, al pari di molti altri sistemi organizzativi, per realizzarlo
NON: L'industria è la causa (o la cura) di tutti i mali.
NEMMENO: Lo Stato è la causa (o la cura).
NEMMENO: Gli ambientalisti sono la causa (o la cura)
NEMMENO: Qualunque altro gruppo- vengono in mente gli economisti- è la causa 8 o la cura).
MA: Tutte le persone e tutte le istituzioni svolgono un ruolo all'interno di una più ampia struttura sistemica. In
un sistema strutturato per produrre il superamento dei limiti, tutti gli attori, volenti o nolenti, contribuiscono
a quell'esito. In un sistema strutturato per la sostenibilità, tutti contribuiscono a essa: industrie, governi,
ambientalisti e, più di ogni altro, economisti
NON: Pessimismo senza scampo.
NEMMENO: Vacuo ottimismo.
MA: Determinazione a dire la verità sui successi e fallimenti del presente, così come sulle opportunità e gli ostacoli del futuro.
E SOPRATUTTO: Coraggio di riconoscere e sopportare le sofferenze del presente, tenendo al tempo stesso lo sguardo rivolto verso un futuro migliore.
NON: Il modello World 3, o qualsiasi altro modello, è giusto o sbagliato.
MA: Tutti i modelli compresi i nostri modelli mentali, sono giusti (in piccola parte), sbagliati ( in gran parte) e troppo semplici (sempre). Come fare per mettere alla prova i nostri modelli e scoprire in cosa sono nel giusto e in cosa sbagliano? Come improntare il dibattito con gli altri costruttori di modelli a una sana
combinazione di rispetto e scetticismo? Come tagliar corto con il gioco <giusto/sbagliato> sulle opinioni dei nostri interlocutori, e come cominciare, semmai, a sviluppare test <giusto/sbagliato> per confrontare i nostri modelli con il mondo reale?
MA: Tutti i modelli compresi i nostri modelli mentali, sono giusti (in piccola parte), sbagliati ( in gran parte) e troppo semplici (sempre). Come fare per mettere alla prova i nostri modelli e scoprire in cosa sono nel giusto e in cosa sbagliano? Come improntare il dibattito con gli altri costruttori di modelli a una sana
combinazione di rispetto e scetticismo? Come tagliar corto con il gioco <giusto/sbagliato> sulle opinioni dei nostri interlocutori, e come cominciare, semmai, a sviluppare test <giusto/sbagliato> per confrontare i nostri modelli con il mondo reale?
mercoledì 16 ottobre 2013
Se fai la differenziata la TARES ti vien scontata
Finalmente un'altra buona notizia dall'amministrazione comunale del piccolo ma efficiente Comune di Mezzomerico (No). Mi è stata recapitata oggi la comunicazione relativa al Regolamento del Consiglio Comunale n.20 del 30.09.2013, articolo 21, che è prevista una riduzione della parte variabile della tariffa per gli utenti che utilizzano sistemi di recupero della frazione organica. In poche parole se fai compostare gli avanzi della cucina in giardino, nell'apposita compostiera, è prevista una riduzione del 20% della TARES per uso esclusivo e 10% per uso parziale.
Il compostaggio è una cosa semplicissima, richiede un piccolo spazio in giardino, circa un metro quadrato, non ci sono problemi di cattivi odori, se eseguito a regola d'arte, il comune deve sborsare una cifra inferiore per l'umido, il comune paga a peso il servizio di nettezza urbana quindi più peso = più tasse, circolano meno automezzi, il traffico è più scorrevole, si abbattono i gas di scarico diminuisce la CO2, ci guadagno in salute ed in portafoglio due volte: pago meno tasse e a fine ciclo la compostiera produce ottimo fertilizzante da restituire nell'orto che non devo acquistare. Una buona pratica che è possibile fare anche in condominio, informatevi e... compostate gente, compostate...
sabato 5 ottobre 2013
...magari se lo dice la TV è "sempre più giusto"......
Venerdì 4 ottobre, ore 17.00: c’è ancora luce. Corro a casa faccio ancora in tempo a tagliare il prato con la falcia erba elettrica, l’ho riparata, la buttavano in discarica, progettata per rompersi, obsolescenza programmata. E’ stato semplice sostituire l’interruttore mal costruito con un semplice pulsante a peretta come quello che aveva mia nonna sulla testata del letto per la luce. La falcia erba ora funziona nuovamente, giocattolo elettrico preferito dal mio piccolo Tommaso. C’è ancora luce, non per vedere come muovermi nel prato, ma perché utilizzo direttamente sul posto l’energia elettrica prodotta dal mio impianto fotovoltaico. Si sta annuvolando il cielo, mentre canticchio Have You ever seen the Rain dei Creedence Clearwater e mi viene in mente invece chi oggi fa aumentare le precipitazioni, oggi siamo nell’antropocene.
Tutti i miei dubbi se installare il fotovoltaico sono scomparsi dopo che ho letto il libro “Prepariamoci” di Luca Mercalli… A proposito di Mercalli… Martedì prossimo a Novara terrà un dibattito su "il clima che sarà", ho letto la locandina della Fondazione Faraggiana. Devo comunicarlo a tutti quelli che conosco, magari stasera dopo cena provo a contattare anche il sig. Mercalli
Buona sera Sig. Mercalli,
mi chiamo Carlo Magnaghi, sono residente a Mezzomerico in provincia di Novara, ho avuto il suo indirizzo tramite il sig. C. B. del comune di Gargallo, dove lei, la scorsa primavera, ha tenuto un dibattito sul clima, forse come quello che terrà martedì 8 ottobre p.v. a Novara. Le chiedo imbarazzato, se e come posso fare per poterla invitare a discutere degli stessi argomenti anche a Mezzomerico, magari coinvolgendo anche le scuole. Non sono certamente abile comunicatore come lei, ma provo a diffondere attraverso il mio blog di come ci si dovrebbe "preparare" http://carlettom.blogspot.it/2013/04/decrescita-e-lavoro.html
Dopo aver letto la sua prima edizione di "Prepariamoci", ho installato 5kp fv sul tetto al posto di acquistare l'auto nuova, giro ancora con la vecchia Fiat Panda, e quella domenica a Gargallo quando si rivolgeva agli unici due bambini presenti in sala, ho capito la necessità di coinvolgere le scuole ed ho provato come consigliere nel consiglio di'istituto dove studia mia figlia, elementari di Oleggio, ma non c'è stato verso ne di proporre il progetto Cev promosso dal MIUR inerente al Patto dei Sindaci promosso dalla Comunità Europea, ne di intavolare un discorso sul risparmio energetico. Ho rassegnato le dimissioni da consigliere a scuola, credo che le sensazioni che ho provato siano state simili alle sue come ho letto nelle prefazione del libro Tempeste di Hansen, quando rientrava in aereo da Roma, sorvolando il Tirreno http://carlettom.blogspot.it/2013/05/sognare-dire-fare-costruire-cap-4.html
Sicuramente verrò ad ascoltarla martedì, mi riconoscerà: le chiederò ancora, come a Gargallo, se ha con sé una copia di "Le mucche non mangiano cemento".
Carlo Magnaghi "un metalmeccanico in rete" http://carlettom.blogspot.it/2013/06/cassa-integrazione_10.html
Tommaso sotto il tavolo sta usando le mie gambe come punta spilli mentre cerco di sostituire la cerniera lampo agli stivali di Giada, l’arte della decrescita, e mi chiedo: "chissà se il sig. Mercalli ha risposto alla mia mail?". Pochi minuti dopo la sua risposta:
gentile Carlo,
grazie per il suo messaggio e la sua condivisione di vedute.
Sì, è difficile e scoraggiante predicare nel deserto, ma i suoi 5kWp di
fotovoltaico quelli ora sono una realtà e un piccolo cambiamento
concreto del mondo!
Volentieri vediamoci a Novara l'8 ottobre, ma si faccia vivo lei per
favore, magari dopo la conferenza, perché io non mi ricordo di tutte le
facce che vedo.
Per una conferenza nel suo comune: dico subito che è difficile, ho
troppe richieste...
Ma intanto, dica a sua figlia e agli altri studenti interessati di
seguire la mia breve lezione sul clima che farò domenica 6 ottobre alle
20,10 a Che tempo che fa.
Magari qualcuno si convince, che se lo dice la tv è sempre più giusto ...
a Novara dunque,
un saluto cordiale
luca mercalli
Comunicare è un’arte, come dice il direttore del quotidiano on-line BTB.oresette dove sono ospitati i mie post, spero di poter imparare sempre più da persone virtuose come il prof. Mercalli, che passano gran parte della loro vita a comunicare non a profetizzare.
Per la cerniera degli stivali la più grande soddisfazione sta nel provarci a ripararla, aumenta autostima, una perfetta decrescita felice, comprare o far riparare ad altri in cambio di denaro sono capaci tutti.
Non sono molto “istruito”, sono un operaio metalmeccanico, ma chissà cosa penserebbe Darwin della decrescita?
martedì 1 ottobre 2013
EvK2CNR Higt Summit Lecco 2013
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